sabato 31 gennaio 2009

Fumetto 3

Chi mi legge sa.
Il fumetto 3 è stato meditato a lungo e non trovando una consona e chiara idea è venuto fuori questo:

Un jeans taglia 48 celeste comprato forse 5 anni fa e ti piace tanto vedere il suo bottone metallico quando ti guardi allo specchio, anche se in realtà era un particolare che prima di ora non avevi mai pensato.
Una maglietta a maniche lunghe che tieni in casa perchè da te non fa molto freddo;
maniche lunghe e bianca... il reggiseno con pizzo anch'esso bianco non dà importanza ai tuoi pensieri.
Non hai la pelle chiara, non hai la pelle come il latte, bianca.
Quando ti siedi alla sedia del computer ti guardi le gambe e ti piacciono. Ti piace vedere la loro dimensione allargarsi, a volte pensi ad un uomo che dovrebbe essere lì tra quello spettacolo ad apprezzarti e intanto ti passi il palmo delle mani nell'interno coscia quasi come se fosse un movimento incondizionato, quasi, tiri su un piccolo sospiro nel pensiero e ti colleghi ad internet.
Non lo fai spesso ma forse l'indumento che più ti piace con una certa cura comprare sono proprio le mutandine. Non sei amante della stravaganza ma ti piace avere tutto a posto quando un uomo ti guarda seminuda e quando ti soddisfi sempre allo stesso specchio della tua camera da letto. Non sei una di quelle ma ti senti una prostituta da portarci tanto rispetto. Guardi negli occhi tutti allo stesso centimetro. Non ti fregherebbe di molte cose ma ciò che più cerchi ora è un giovane ragazzo da tirarti addosso e farti carezzare. Sei stata l'ennesima volta a toccarti i capelli, che sono fili castani scuro che scendono in punta ricurvi cinque centimetri sotto le tue spalle e li porti sempre dietro di esse... e quanto ti piace muoverli quando c'è n'è uno carino che ti attira...lui si gira ti avverte, ti passa oltre... si ripeterà la stessa scena mille volte...e i tabù ci fermeranno i divertimenti.
tu chiamali se vuoi.
tu chiamami se vuoi
Fumetti

venerdì 30 gennaio 2009

* Ex Vini

Nella mia vita ho anche scritto in rima
che fu la cosa dello scrivere prima
che poi insieme alla chitarra suonavo
e se non lo dico or lo avrete pensato... sillabando cantic-chiavo
Scusate ho preso un filo dat'terra, era vostro?
sarà di qualcuno che ha perso il discorso
giocar di parole e di metrica andante
mi diverte le scintille che ho benimmente.
Dunque
Luccicanti persone rimangono a galla
sono pezzi di lune riflesse di notte
sono fatti di canne e non sono mai storte
sono cuori riempiti come angurie* di botte
sono amici e compagni come si disse una volta
son lontani e vicini, ma mi scusi, lei non mi ascolta?
si lei dico a lei, lei che mi legge
ma cosa fa, si corregge?
ormai ha sbagliato come la nera del gregge
non poteva fare proprio nulla di peggio
che lasciarmi morire a lezion di solfeggio
e se avessi sbagliato un tempo di meno
sarei stato comunque perfetto come della mia prima donna
mia madre e il suo seno.

giovedì 29 gennaio 2009

Ha scritto Ken Follet nel -Codice Rebecca-

Posto un testo che la B. mi ha cortesemente girato via mail, l'immaginario, l'inserimento delle scene, diciamo la struttura è simile alla mia ma il suo modus operandi è più costruito nella realtà. Ho trovato dei punti interessanti che condivido come scene perchè le ritrovo nella mia mente talvolta ovvero: la schiena arcuata su una pila di cuscini (ci vedo una fellatio da lei subita e un sesso con lui sopra) e la frase come grandissimo finale -Bastardo, mettimelo dentro!- emblematico epilogo di un percorso a ostacoli per lei, come il buttare all'aria il tavolo da poker nei saloon da far west o meglio ancora buttare a terra le pedine durante una partita a scacchi decretando la perdita a tavolino. A voi la lettura...

> Nei giorni scorsi si era parlato di rasatura del pube e di come farlo
> Diventare un gioco erotico.
> Sono andata a cercare questa descrizione in un vecchio libro di Ken
> Follet, "Il codice Rebecca" (PAROLE DELLA B. -NDBLOGATORE-)

>
> Ecco perche' era intento a radere il pube a Sonja.
> Era un vello nero e ruvido, e cresceva molto in fretta.
> L'espediente delle rasature frequenti consentiva a Sonja di indossare I
> Calzoni semitrasparenti senza bisogno del consueto perizoma adorno di
> Lustrini.
> Questo e la voce insistente e fondata secondo cui non aveva niente
> Sotto I pantaloni, l'avevano aiutata a diventare la piu' nota danzatrice
> Del ventre del momento.
> Wolff immerse il pennello nella ciotola e comincio' a spalamare la
> Schiuma.
> Lei era distesa sul letto, con la schiena arcuata da una pila di
> Cuscini, e lo guardava sospettosa.
> Non era attratta da quella cerimoinia, l'ultima perversione di Wolff.
> Era convinta che non le sarebbe piaciuto.
> Wolff la sapeva piu' lunga.
> Lui conosceva I meccanismi mentali di Sonja, e ne conosceva il corpo
> Meglio di quanto non lo con lo conoscesse lei stessa,
> E voleva qualcosa da lei.
> Le strofino' contro la pelle il morbido pennello e disse:"Ho pensato
> Ad un altro modo per mettere le mani su quelle cartelle".
> "E quale"
> Non le rispose subito.
> Poso' il pennello e prese il rasoio.
> Ne saggio' la lama affilata con il pollice, poi la guardo' diritto
> Negli occhi.
> Lei lo fissava affascinata come da una malia.
> Wolff si chino' ulteriormente, le divarico' un po' le gambe, le
> Accosto il rasoio alla pelle, e lo spinse verso l'alto con movimento
> Leggero e attento.
> Le disse: "Mi faro' amico un ufficiale britannico"
> Lei non replico'; lo stava ascoltando senza attenzione.Wolff asciugo'
> Il rasoio con una salvietta.
> Con un dito della mano sinistra posato sulla zona gia' rasata tese la
> Pelle e avvicino' il rasoio.
> "Poi lo portero' qui" continuo'.
> "Oh, no" si oppose Sonja.
> Lui appoggio' la lama del rasoio e la fece scivolare dolcemente verso
> L'alto.
> Lei comincio' a respirare piu' forte.
> Wolff asciugo' il rasoio e glielo passo' sulla pelle ancora una volta e
> Un'altra ancora.
> "E faro' in modo che l'ufficiale porti con se la sua cartella"
> Le poso' il dito sul suo punto piu' sensibile e comincio' a sfiorarla
> Intorno a esso. Sonja chiuse gli occhi.
> Wolff verso' dell'acqua calda da una pentola in una ciotola per terra
> Vicino a lui.
> Immerse il panno nell'acqua , poi lo strizzo'.
> Le premette il panno caldo contro la pelle rasata.
> "Ah Dio!".
> Wolff si sfilo' l'accappatoio e rimase nudo.
> Prese una bottiglia di olio emolliente, se ne verso' qualche goccia
> Sul palmo della mano destra, e si mise in ginocchio sul letto accanto
> A Sonja.
> Poi, le unse il pube.
> "Non lo faro'" dichiaro' lei mentre il suo corpo cominciava a fremere.
> Lui prese dell'altro olio, e la massaggio' in tutte le pieghe e le
> Fenditure.
> Le mise la mano sinistra sul collo, per tenerla giu' ferma. "Lo farai"
> Le sue dita esplorarono e premettero, con tocco meno delicato.
> "No" disse lei.
> "Si" ribatte' lui.
> Sonja scrollo' la testa con ostinazione. Il suo corpo si contorse,
> Incapace
> Di resistere all'intensa ondata di piacere.
> Comincio' a tremare e infine proruppe in una serie di gemiti, presa
> Del godimento. Poi si rilasso'.
> Ma Wolff non le lascio' tregua. Continuo' ad accarezzare la sua pelle
> Morbida e liscia mentre con la mano sinistra le pizzicava I capezzoli
> Bruni. Sonja sopraffatta comincio' a muoversi di nuovo.
> Apri' gli occhi e vide che anche lui era eccitato. Gli disse :
> "Bastardo, mettimelo dentro"
> Lui sogghigno'.
> Il senso di potere era come una droga. Si mise sopra di
> Lei, tenendosi pero' sollevato sulle braccia.
> Sonja lo prego':"Presto".
> "lo farai?"
> Le sfioro' il corpo con il suo, poi si fermo' di nuovo. "Lo farai?"
> "Si, ti prego!"
> Wolff emise un lungo sospiro e scese dentro di lei.

martedì 27 gennaio 2009

E che cosa mi faresti se fossi lì?

quanto vi piace farci questa domanda.
vi piace proprio tanto...non si può fare ad ognuna lo stesso.
io ti prenderei i capelli, carezzandoli mi porterei alle tue spalle, chiuderesti gli occhi, ti faresti guardare nella maglietta dall'alto e cercherei di spogliarti con l'immaginazione. ti racconterei di quanto tempo ho passato a masturbarmi di te nel bagno alle 630 del mattino prima di andare a lavoro, ti racconterei di quanto mi piacerebbe vederti in mezzo a una calca umana farti scopare da mille maschi, ti racconterei di come fa un ape regina ad attirare le operaie, ti racconterei di quando ho immaginato di leccartela, ti racconterei di quando ho immaginato di portarti al cinema e piegandoti la testa ti ho portato dove tutto è buio e tu senza luce sapevi muoverti e muovermi. Ti racconterei di quando ho pensato alle candele accese a casa mia e ai fumi di incensi che circondavano il tuo seno nudo farsi largo insieme a te dalla camicetta sbottonata nella luce arancione di un lumino coperto. Ti racconterei di quante volte ho fantasticato sulle svizzere di quelle con il nome tedesco come il tuo. Una scopata internazionale potrebbe essere il nome del post che scriverei per parlare del nostro dopofestival. E poi non posso non pensare al tuo culo quando penso al tuo splendido nome. Quante volte ti ho letto sui video porno e non sapevo che esistessi. Io voglio aprire il tuo corpo e tuffarmici dentro portandoti per mano dove il piacere non ha fondo.
A. io ti voglio scopare.

domenica 25 gennaio 2009

Pizza party con ormoni

Ci sono periodi e periodi. Sento che stanno ritornando i periodi. Sono passato dal periodo del non me ne frega un cazzo al periodo però una chiavata me la farei, figurarsi quando arriverò al periodo più avanti. Oggi pomeriggio ho avuto il primo accenno del periodo però una chiavata me la farei... e giù a pensare come fare con chi andare dove cercare. C'erano diverse ipotesi. Ipotesi provarci con le mie conoscenze, ipotesi tentarne di nuove online, ipotesi uscire a cercarle da qualche parte. Ogni ipotesi però ha il suo momento, non è che si sceglie una qualunque, bisogna avere lo stato d'animo complementare. Nel pomeriggio pensavo ochei ho tempo. Ho tutto il tempo che voglio per decidere e trovarne una. Il sole è per me come un arbitro...quando c'è sono più attivo e quando sta per sparire se non ho preso una decisione di cosa combinerò in serata mi sento inutile, come se avessi passato il mio tempo a fare niente. Oggi è andata più o meno così...delle nuove amicizie via web mi hanno intrattenuto il pomeriggio e seppure avevo voglia di strafare mi sono mantenuto calmo, in uno stato di calma apparente, facendo giocare loro con me. (magari dopo questo post scriverò del fumetto 3 -chi mi legge sa-). Ero quindi in campana e portavo le mie mani sul vetro...ho atteso troppo. Quando verso le 18 sono passato allo stato angosciante del -ho voglia di farmi una scopata- era già tardi...ho cominciato a pensare allora esco vado in qualche locale. Ho sentito una amica che però usciva con una persona...ho ripensato al locale...ma il clima rigido si è opposto alla mia idea di partire. E poi ho appena iniziato a lavorare per cui meglio trattenere qualche euro prima di spenderli nei locali. Tra poco pagherò l'assicuraizone, dovrò scendere in Puglia e quindi biglietto, dovrò spendere molti soldi per il notaio e anche l'affitto. Quando ti passano per la testa certi pensieri ti si ammoscia subito, sfido chiunque. Porcodio. Quel sito dove mi sono iscritto non funziona poi così tanto come mi immaginavo, pare più l'approdo ennesimo per disperati come me nel periodo invernale. Ieri ho rivisto in manifestazione l'ultima tipa che me l'ha data...quella con cui pensavo di averci fatto l'amore...quella che scopava daddddio. Quando l'ho vista ho pensato a quello, ci siamo salutati da lontano sorridendo ma niente di più...del resto dopo la figura di merda che ci ho fatto non è che avessi molta voglia di chiacchierarci. meglio così. e poi correvo il rischio di innamorarmi. meglio così. e sopratutto bene che non gli ho mai parlato del mio blog. bravo Uno hai tenuto ancora una volta il tuo segreto con chi dovevi. Poco tempo fa sono andato a prendermi una pizza 4 stagioni dal mio amico albanese pizzaiolo di fiducia. Entro e c'era una biondina occhiali neri di quelli alla moda in plastica spessa, gonna, calze, scarpe, tutto nero tranne i capelli biondissimi,,,sicuramente tinti. Aveva un aria solitaria e quando sono entrato ci siamo guardati chiaramente. Ho lasciato il mio ciao al pizzaiolo con il tono di voce di chi è del posto, sicuro di sè. Io credo nel fatto che quando abbiamo gli ormoni a mille questi si diffondono nell'aria...e colpiscono...credo di aver fatto colpo...ci guardavamo talvolta...mentre aspettavamo la pizza e io cercavo di capire se lei era da sola o era la ragazza del mio amico pizzaiolo. Qaundo lui ha detto -adesso esce la tua- ho capito che era sola. Una pizza sola con una ragazza sola risultato abita da sola...ho pensato. Nel mentre che pensavo a qualcosa per conoscerla la sua pizza era già sul bancone e lei stava pagando...si è girata mi ha guardato, è uscita dal locale si è rigirata...porcodio io non ho avuto l'idea pronta. Non mi sono mosso di un dito, porcodio a quest'ora ero a mangiare la pizza con lei...perlomeno. Se fosse stato il momento giusto l'idea l'avrei avuta già prima di entrare in pizzeria. mmm se penso a quante ne ho combinate mi faccio i complimenti da solo. se penso a quante invece ne ho perse mi faccio schifo da solo. questa di stasera è persa. ammenocchè non chiedo al mio amico chi è la tipa...si vabbè ma tanto ora che faccio il detective ne ho già trovata un'altra di occasione. Devo attendere il momento opportuno e il clima rigido so che non mi facilita. solo 3 cose mi facilitano...Me, l'alcool e il fumo...e comunque gli ultimi due devono essere sempre accompagnati dal buon umore altrimenti topo gigio non si sveglia. Domani vado a pranzo in un luogo dove c'è una ragazza che ha appena iniziato a lavorare...se avrò la testa giusta...saprò come comportarmi...se. Rimane il fatto che mi voglio fare una scopata ora. Ciuss

Conchetta manifestazione

Ieri ero in manifestazione a Milano contro lo sgombero -illegale- (sembrerà un paradosso ma è vero...illegale in quanto la polizia ha deciso di sgomberare d'accordo con il comune senza preavviso alcuno e senza rispettare i tempi della giustizia in quanto vi è in corso una causa aperta con la proprietà dello stabile e fino a quando non sarà disposta la sentenza non si possono prendere decisione come quella del comune di attuare uno sgombero. Tra l'altro il Conchetta, situato sul naviglio vicino porta ticinese, è da bene 33 anni presente insieme all'archivio Primo Moroni nella libreria Calusca. Di seguito vi incollo il testo di un'agenzia (Agi News On).

Milano, 22 gen. - Con il centro sociale 'Cox 18' di via Conchetta, e' stata sgomberata oggi a Milano anche l'adiacente 'Calusca' di Primo Moroni, storica libreria dagli anni Settanta punto di riferimento della sinistra radicale milanese. "Stanno sgomberando l'archivio immenso di mio padre e ne stanno tentando il sequestro"; il tam tam e' partito sui blog questa mattina tramite la figlia di Moroni, Maysa, che sul web ha invitato alla mobilitazione, denunciando la violazione dell'archivio, "proprieta' privata mia e di mia madre". Un insieme enorme di testi, manoscritti e materiale informatico quello della 'Calusca', un archivio formatosi a partire dal 1971, quando Primo Moroni fondo' la libreria che divenne tra i luoghi di ritrovo culturale piu' noti del capoluogo lombardo.
Fondata nel vicolo omonimo nel 1971, ha cambiato piu' volte sede - sempre nella zona di Porta Ticinese - stabilendosi nel 1992 all'interno del centro sociale 'Cox 18'. Primo Moroni, morto nel 1998, e' stato uno dei principali protagonisti della vita della sinistra radicale milanese; scrittore e intellettuale, fu in prima linea negli anni delle proteste e del terrorismo politico. Nel 1988 scrisse con Nanni Balestrini 'L'orda d'oro' sull'ondata rivoluzionaria del Sessantotto; e' anche coautore di 'La Luna sottocasa. Milano tra rivolta esistenziale e movimenti politici', storia sociale di Milano dal secondo dopoguerra alla fine degli anni Ottanta. Il suo archivio, che raccoglie i materiali della libreria, contiene anche volantini, manoscritti, archivi di riviste; alla raccolta di Primo Moroni e a quanto acquistato dalla libreria Calusca dopo la sua morte si sono aggiunti negli ultimi anni testi, incentrati sulla politica militante e il marxismo-leninismo, donati da frequentatori della libreria e vecchi compagni di vita politica di Moroni.

Ieri in migliaia eravamo presenti alla manifestazione che si è snodata tra le vie del centro di Milano partendo con il concentramento alle 15 in porta ticinese piazza XXIV maggio. Il corteo è durato più di 5 ore fino al ritorno nel luogo di partenza. Eravamo tutti divisi in cordoni umani paralleli abbraccetto l'un l'altro. Eravamo tutti nervosi e tesi a causa di questo attacco ennesimo all'esistenza dei centri sociali di Milano. Il prossimo a farne le spese sarà il Transiti laboratorio culturale anch'esso situato vicino il Conchetta, mentre la Pergola ieri ha svolto il suo ultimo concerto poichè i ragazzi che gestiscono il centro dietro enormi pressioni hanno deciso di chiudere lo spazio senza che si arrivasse allo scontro con le forze dell'ordine(Dis). Anche il Torchiera è messo a rischio sgombero, il quale è il posto che più tra tutti frequento, noto a Milano per il suo impegno politico organizzativo e culturale, situato all'interno di una cascina abbandonata settecentesca con ampio giardino annesso e vari locali a disposizione del pubblico. Tutto ciò potrebbe diventare un ricordo come auspicato dalla giunta Moratti con il vicesindaco Decorato a far da capitano in questa spudorata guerra nostalgica anni '40. Il messaggio è chiaramente politico e non di diritto in quanto è cosa nota che estremisti di destra da qualche mese stanno prendendo anche loro spazi nella città e nell'hinterland milanese con il totale silenzio assenso delle istituzioni evidentemente confacenti. Ieri sera a Lainate è avvenuto un concerto Nazi rock in uno stabile del quale ignoro la posizione ma mi dicono vicino l'inbocco autostradale. Questi reflui di personaggi dittatoriali in chiave postmoderna cercano di sfogare la loro cultura del manganello espandendosi a macchia d'olio nel territorio italiano. A me non rimane che manifestare...come dice Vittorio Arrigoni...restiamo umani.
Ciuss

mercoledì 21 gennaio 2009

M'interrompo

Voglio annunciare al mondo intero che mi sto piacevolmente toccando il pezzo da sopra la tuta e mi sta piacendo. Ho appena immaginato la mia prossima avventura e ho già visto entrare e uscire la mia spinta. Donne affumicate, vi collezionerò tutte. Datemi tempo. Baci affumicati... Mi sto toccando, è bello, sorrido.
Ho ripreso il lavoro da due giorni...ora sono di nuovo in Italia, e per ora non mi posso lamentare. Vi amo donne, vi amo e vi sputerò addosso. Amandovi. Vi
CiussandoVi.

sabato 17 gennaio 2009

La mia vittima

Siamo laccati di rosso come sangue e siamo distanti kilometri ma possiamo toccarci. Siamo energia e non la sentiamo. Ascoltiamo rumori, origliamo i vicini che scopano e a noi piace immaginarceli. Siamo fottutamente indisposti e ci cerchiamo ovunque. Siamo confusi e ci dicono -proforma- con semplicità come se fosse bello prenderselo nel culo moralmente. Già siamo italiani oppure già siamo italiani. Ha due significati che pensiamo al -Già- come constatazione oppure pensiamo al -già- come indicante di qualcosa è avvenuta e quindi ne sia ora per conseguenza. Se ti parlassi in questo modo e ti avessi di fronte mi piacerebbe sottolineare che tra un Già maiuscolo e un già minuscolo entrerei nella tua chioma fluente...palpeggiando i tuoi pensieri come un culo nella calca di un autobus nell'ora di punta appena usciti da lavoro. Stiamo per andare a mangiare...e io ti palpeggio sconosciuta...ti palpeggio il pensiero di te seduta ad una sedia nera laccata mentre noi rossi di passione ci accendiamo una sigaretta e muoriamo con lei dentro la stessa. RiPasso, passione. E se tutto fosse straordinariamente musica maestra come Battiato. Lo immaginiamo perso tra le sue dita che mantengono le tempie cercare il collegamento con questo testo esattamente come tu che mi leggi cerchi ora. Dove voglio arrivare? Dove vorrà andare questo Uno che siamo Tutti. Questo Uno che come tanti cerca di arrivare al fine, o alla Fine. Se avessi la lingua per parlarti ti bacierei perchè so che ti piace, a tutte le donne piace il bacio e sarà retorica che odio, ma voglio dire questo anche se un pizzicore sento allo stomaco. Moralismo. Sono ancora lì a palpeggiarti e ti giro intorno, non palpeggio mai guardando negli occhi perchè mi piace nascondermi tra le fila di sguardi indiscreti che potrebbero vedermi, e tremo ma tu no. Come una autentica falsa ti giri per farmi la ramanzina ma uscirai dall'autobus come famosi sulla passerella, dall'alto dei tuoi 12 cm di tacco fingerai di burlarti di me e ringraziandomi col tuo culo all'insù ti farai fotografare dai marciapiedi ad elevarti ancora più in sù. Del culo e dei tacchi. A omaggiarti ci saranno anche i pali della luce che si inchineranno illuminandoti la strada e le vesti. Solo le persone rimarranno a bocca asciutta e senza parole, come nelle chiese serpeggeranno misteri che parleranno di te e di quanto sei bona e bastarda. Ma fanculizzando il mondo intero e sopratutti te stessa tornerai a dannare il tuo corpo perchè sempre ingrato o in grado di contenerti nei limiti della bellezza che fu che è e che sarà altrove. Ma tu dove sei? Al di là del tuo corpo tu dove sei? Non ti trovi nel cassetto dei ricordi e cerchi di fare la puttanella per saperlo, ti piace e ti vergogni, sembra fatto apposta questo cerchio per non farti capire. E se la risposta fosse nella ciclicità delle cose? Se non esistesse un inizio e una fine ma solo il ciclo? E qui molte di voi penseranno al mestruo di voi...a quel periodo consolatorio che vi dà certezza di essere donne e sofferenti. Già o confusi già, perchè essere il contrario di sofferente è essere donna.
Non dò risposte. Domando, come il presentatore di un programma, pianificando risposte domando. Però non ho un piano. Sorrido
Senza che voi ve ne siate accorti io però nella mia mente ho già scopato con la mia vittima ennesima. Già.

giovedì 15 gennaio 2009

Lucia Annunziata lascia Annozero durante la trasmissione.

Nel corso della mia trasmissione preferita Annozero, l'ospite Lucia Annunziata ad un certo punto fa una critica a Santoro circa le testimonianze durante la trasmissione che trattava l'argomento Guerra nella striscia di Gaza. Santoro non ha preso molto bene le accuse (a mio avviso le accuse sono state mosse in modo poco professionale tra colleghi) ne è nato un piccolo alterco dove Santoro si è difeso in modo energico (a mio modo poco pensato, di pancia) accusando la Annunziata di non dire il vero...l'invitata ha deciso di andare via, lasciando la trasmissione e un pò anche gli spettatori (parlo in prima persona) stupiti. Credo che nei giorni a seguire i giornali e televisioni si divertiranno molto su questo accaduto. Un errore che graverà sulla loro immagine, se non ci saranno retro front e spiegazioni tra i due. Peccato, in quanto non vorrei che quel pò di televisione che fa un serio servizio pubblico di informazione fosse di nuovo al centro di inutili polemiche.

Per quanto riguarda il discorso più importante e caldo ovvero il diritto di vita di Gaza, mi auguro una tregua permanente quanto prima e che Israele abbandoni i territori occupati, che si costituisca uno stato palestinese di diritto. Che la pace avvenga subito e nei secoli dei secoli. Ho pianto

Una scelta implica rinuncia. Con una fava

Gli errori si pagano. Quando mi sento in errore sento anche il dovere morale di pagare. Pago una leggerezza. Ho commesso un infrazione al mio regolamento non scritto...la mia netiquette mi ha sempre imposto l'anonimato delle persone che conosco. Invece ho lasciato una foto (già di per se pubblica) ad una persona che non conosco di una persona che conosco via web. potrei dire una web amica...o exwebamica. Ho cancellato numero e foto che ho su pc. Ho cancellato mio account da quella web comunity.

La storia è questa...avendo trovato una donna interessata a cercare un'amica per un menage a trois ho riferito di conoscere una persona carina che potrebbe fare a caso suo ma a cui avrei dovuto sempre chiedere. Mi è venuta in mente la persona in questione e quando costoro mi hanno chiesto di vedere una foto io ho pensato di non far nulla di male ad inviare link di dove vedere il viso di colei (in quanto cosa già pubblica) attraverso appunto una pagina della chat, ma a cose fatte ho pensato che comunque avessi sbagliato e parlandone a lei sebbene la cosa fosse morta lì ella l'ha presa male. Risultato è l'addio di una lettrice e la sua stima. Due piccioni con una fava. Bravo

Ciuss via col vento.

mercoledì 14 gennaio 2009

Lettera a perta e a me.

Sono qui a cercare serenate in cumuli di nebbia. Favolosi mondi di questo o quella ameliè ti si presentano davanti con le lacrime agli occhi. Stai lì ad aspettare attendi l'anima o l'animo. Attendi anche tu. E ti senti vigliacco, vorresti piangere, l'hai pure fatto. Con muso fermo, bloccato nella stessa di sempre posizione guardi le vetrine dei tempi passati e ti dici chissà se arriverà a prenderti Lei. Innamorato di un pensiero, questo sei. Innamorato di una storia che non avevi. Piangi la speranza di un futuro come cognomi ex jugoslavi, oltre confine. Piangi gli abbracci, piangi le storie altrui. Dovresti dedicarti tutto per intero a qualcosa, a vivere e come nei film ti succederà quello che desideri. Come nei film. Forse sbagli, anzi...sbagli in quanto vigliacco. Ricapitolerai o ricapitombolerai a quel confine dove i fiori gialli e rossi crescono quando vuoi e dove vuoi. Dove i figli non saranno lì a romperti i coglioni, dove alle parallele non ci sarà l'atleta dei riflettori, ma quel pezzo di globo che manca a completare i tuoi giorni. Dovresti vivere invece di rompermi i coglioni...dovresti vivere cazzo. e scusami per il cazzo, ma non per i coglioni. Ti fai crogiolare da mille barcaMenate, svegliati e smettila di piangerti addosso. Sii guerriero di te stesso e lascia perdere l'inverno. Il freddo non è un ostacolo, sii caloroso. Sguardo elevato e impegno. La mente dedicala a rosari di vita, dedicala a valori alti, dedicala a fioretti e il dalailama de noialtri sarà dentro di te. Stirati quelle camicie anche se non le usi, lavora e non piangere piccolo grande piccolo.

domenica 11 gennaio 2009

Zeitgeist - The Movie



MOLTE VOLTE MI SONO CHIESTO A COSA ANDIAMO INCONTRO NEL MONDO DATO IL MOMENTO ATTUALE E SEMPRE PIù TRAGICO.
ERO UN CREDENTE E DA QUALCHE ANNO NON LO SONO PIù.
ERO UN PROFONDO IMMATURO E DA QUALCHE ANNO NON PIù.
ERO LA MASSA E DA QUALCHE ANNO MI SENTIVO DIVERSO.
QUANDO CAPII CHI ERA IL MIO NEMICO COMINCIAI AD ELABORARE UN PIANO PER DIFENDERMI.
OGGI TUTTE LE MIE SUPPOSIZIONI HANNO TROVATO VALENZA IN UN VIDEO CHE STA FACENDO IL GIRO DEL MONDO.

CREARE UN ALTRO MONDO è DESCRITTO IN MANIERA ASSOLUTAMENTE SPIAZZANTE E CHIARA IN QUESTO VIDEO.
VENGONO FATTI I NOMI E COGNOMI DI CHI SONO I POTERI NEL MONDO...E SORPRESA NON SONO I NOTI PRESIDENTI DI GOVERNI, MAH METTETEVI COMODI PREMETE PLAY E SE VOLETE LA VISIONE SCHERMO INTERO, IL VIDEO DURA DUE ORE ED è UN webFILM MOLTO TRASCINANTE, SE NON LO VORRETE VEDERE NE SENTIRETE PRESTO PARLARE DA AMICI IN QUANTO è DESTINATO AD AVERE GROSSA POPOLARITà...

PROPORRò DI MASTERIZZARE IL VIDEO E DIFFONDERLO IN CITTà TRAMITE IL MIO GRUPPO POLITICO.

sabato 10 gennaio 2009

Ho deciso di riprendere un mio vecchio testo, forse mai pubblicato. Si intitola "XXX PLURIMA"

il suo vestito bianco era pronto per essere macchiato, la mani si spalmavano attorno al suo corpo, contando le dita che erano 100, contando le mani che erano 10, contando le persone che erano 5...4 uomini e una donna più lei...il suo vestito si alzava e le palpavano il culo, qualcuno gli lasciava cadere la mano da sotto spuntando toccava le altre e ritornava fregandole la figa...gli piaceva sentirsi le mani addosso e gli piaceva vedere gli sguardi della gente sul suo corpo, ammirava dallo specchio il viso fare smorfie dei suoi partecipanti che a turno si presentavano alla corte della sua retrospettiva e i suoi tacchi si lasciavano sbattere contro il tallone al ritmo di una danza tribale che era scandita dai colpi delle palle di uno di loro che cercava di chiavarle il culo. Desiderava da tempo essere l'oggetto e lo strumento del piacere, voleva governare ed essere governata, gli piaceva regalarsi e accoglliere merci nelle sue stive. La sua amica era accanto a lei e le loro braccia si sfioravano, avevano la medesima posizione e a pecora aspettavano il turno dei ragazzi che si scambiavano poche parole tra loro, erano seri ed era per tutti la prima volta. Qualcuno era nervoso e si vedeva perchè aveva il pezzo moscio e tardava a salire...qualcuno non guardava mai negli occhi l'altro...ma era solo la prima volta e non sapevano che la cosa si sarebbe ripetuta e ripetuta ancora...sarebbero diventati un gruppo di amici ai quali i tabù non piacevano. Elena aveva un bel culo, ricordo la prima volta che gli ho messo la mano sopra facendo scivolare il pollice tra le natiche fino a tastargli l'anima, era bagnata e sudava brillantina con un forte odore di donna che riempiva l'aria appena su di me. Gli lanciai il cazzo dentro e mentre mi lasciavo ciondoloare vedevo i suoi capelli mossi cadere dalla schiena verso il basso e sfiorare il divano giallo paglierino. Le sua mani erano poggiate su quel giallo e le sue dita avevano uno smalto per l'occasione, un altro gli si prospettò davanti e stette zitto attendendo che lei lo accogliesse in bocca. Così fu, nel vedere la sua mano accompagnare il pezzo di lui nel palato mi si irrigidì l'uccello e lei se ne accorse, colpii più forte e le mie palle cadevano copiose su quel culo che era uno spettacolo sbatterci contro, sentire il rumore delle nostre collisioni. Si aggiunse la mano della sua amica che mi cominciò a carezzare il sedere, era curiosa nel vedere una donna presa da due uomini e da quella prospettiva nn sapeva come fosse, ora poteva toccarlo mentre entrava e usciva il tronco...poteva memorizzare tutto di quei momenti e la sua fica macchiava le fodere dei cuscini che stavano tra le sue cosce come quando bambini giocavamo a tirarceli contro, questa volta i cuscini ci servivano a sorreggerci, ad asciugarci a divertirci. Continuava a carezzarmi il culo quando mi sorprese decidendo di piegare la sua testa sotto di me da dietro e poggiando la nuca appena sul divano si trovò a guardare il mio cazzo entrare dentro Elena a pochi centimetri, in quell'attimo i disegni umani fecero una creazioni unica...uno che era rimasto libero si fiondò appena dietro di me a picchiarle la figa con la mazza mentre le sue gambe erano sorrette dalle braccia del suo amante, io ebbi la voglia meccanica di uscire ed entrare alternando la sua fica con la bocca dell'amica, e mentre nell'entrare mi piegavo, il mio bacino sfregava contro la pelle di Ele, lei aprì gli occhi e scorse sotto le sue gambe la testa della sua amica...poteva vedere tutte le scene dalla posizione in cui era. Io che mi piegavo ed entravo in bocca e quando mi sollevano lasciavo lo spettacolo dell'altro dietro di me che entrava dentro l'amica. Per godersi i momenti lasciò colui che le stava di fronte e decise di accompagnarlo con la mano, ne rimaneva uno fuori il quale cercò di mettere la ciliegina sulla torta scattando delle foto che poi avremmo visto tutti insieme. L'idea era quella di masturbarci ognuno da solo alla fine dopo esser già venuti, guardandoci in video. La perversione albergava in ognuno di noi come la paura degli incubi, i nostri vestiti erano sparsi per la casa che aveva un soggiorno grande che faceva da teatro alle nostre scopate. Elena voleva sentirci e ci chiese di parlare...fu allora che ebbi un'idea. Dissi con convinzione -ragazzi adesso entreremo nel culo di elena e della sua amica a turno-. Loro non fiatarono, ruppi quel gioco cinese che avevamo costruito di scatto e spostai la signorina su un tavolino che avevamo portato la sera prima a casa sua fatto apposta per i nostri giochi, un tavolino morbido e regolabile che permettesse varie libertà e fantasie...tutti mi seguirono e presero l'amica di lei che fu posta di fronte a Elena, loro si guardarono negli occhi erano vicine molto vicine e avevano uno sguardo dolce, avevano le labbra aperte e parevano due bamboline di quelle che potevi aprire le gambe e farle andare insieme al bambolotto maschio e da piccoli si rideva... noi non ridevano eravamo troppo attratti da quello che stavamo facendo, volenterosi tutti di fare del bene a noi e a loro due che erano i nostri cibi, i nostri pranzi, le nostre cene. Afferrai i fianchi di Elena e mi piegai verso il suo buco, ripetendo, -ora care ragazze ve lo metteremo nel culo- alle mie parole Elena si lasciò andare in un voglioso si e chiudendo gli occhi uscì la lingua per cercare la sua amica. Pomiciavano. Io sputai contro il suo buchino e ci poggiai un dito per spalmare la mia trasparenza sul ciglio della sua porta, poggiai il mio cazzo duro e l'altro ebbe a fare lo stesso, guardandoci negli occhi spingemmo giù con un -vai-. Le nostre parole cominciarono a prendere spazio nella mente di ognuno...potevo sentire i ragazzi commentare e masturbarsi...-queste due me le voglio scopare alla grande- -voglio entrarti nel culo- sussurrò uno di noi all'orecchio dell'amica di Elena. Le mani femminili andarono una per una ad aprire la loro grazia sublime al cazzo dell'uomo che si apprestava al turno e le loro voci si facevano sempre più insistenti -si, scopami, ficcami tutta!- fu per me come sborrare quando sentii Elena dire -sbattimi bastardo!- -scopami coglione! scopami...ficcalo dentro stronzo!- l'amica aprii gli occhi e a sentire quelle parole prese posizione anche lei, cominciò a inveire contro chi lo domava dicendogli anch'ella di scoparla a dovere... i ragazzi zittirono e per dimostrare la loro valenza, alzarono la loro voce -ah, si! vuoi il mio cazzo puttana!!! toh!- io rincaravo la dose, -dai sfondala, dai! ficcagli il cazzo vai vai! bastardo ficcalo!!!- queste parole erano il gioco che volevamo, a turno ci si alternava scambiandoci anche le donne e dandoci colpi di mano come per saluto, facendoci forza nel gruppo e sapendo che la cosa stava prendendo il verso giusto. Le nostre concorrenti erano un lago e più andavamo avanti ad alternarci più loro si facevano sentire con i loro si, e i loro -scopami scopami!- avevano le loro dita incrociate tra loro come in un solidale abbraccio e i loro piedi facevao su e giù sulle caviglie, era un movimento non percepito che avviene quando si gode di brutto. Talvolta si passavano una mano sul clitoride e si masturbavano, erano schifosamente brave e io sentivo che dovevo cercare un modo per far venire quella gente in maniera sinergica...eravamo pieni e si sentiva...le nostre donne stavano per arrivare al capolinea quando mi inventai di riprendere la scena...misi la telecamera sopra un armadio alto e l'accesi, mi avvicinai al centro della stanza e dissi -ragazzi ora che ce le siamo scopate dobbiamo sborrargli tutti insieme- presi un vibratore e acceso il marchingegno le nostre troie ne fecero buon uso sedute per terra abbracciate l'una all'altra con il birillo tra le loro bagnate fessure, parevano una cosa sola...le loro gambe sbucavano dietro l'altra di fronte e noi ci avvicinammo in cerchio, cominciammo a masturbarci e a fissare i loro seni fregarsi l'un l'altro, ci sentivamo tutti quel vibratore e il massimo era sapere che quella macchinetta stava masturbardo entrambi in un colpo...era un pensiero assoluto il nostro, un orgasmo plurimo mentale stava facendosi largo nelle nostre fantasiose immagini...venimmo tra le loro lingue e la nostra sborra mischiata scendeva come gocce di pioggia sul vetro delle loro schiene a fermarsi sulle natiche, le coscie, i loro seni erano bolle di sperma e i loro capelli furono lucenti al contatto con i nostri umori. Crollammo esausti nella stanza come frutta matura dall'albero e ci lucidammo le idee coscienti del nostro inizio avventuroso. L'inizio di un sesso che è il più sporco dei sessi, un sesso da andare a troie, un sesso da room, un sesso da fame chimica e colate di lava a riempire il vuoto di noi stessi prima che finisca quest'inchiostro digitale, prendiamoci. Scopa

venerdì 9 gennaio 2009

Culo

posto un testo che ho scritto a una che ho trovato in rete la quale si chiama hardanalbaby80
mi è venuta voglia di postarlo anche se non è un gran concentrato di alternative/rock music...direi più sul commerciale di quello che si sente nelle discoteche ogni sabato sera. La stessa roba con la differenza che ho scritto... pensandole. mi rispondo, -ma va?-
.............
ehi femmina ieri mi hai scritto volevi il mio msn e telho dato...dove cazzo sei. hai il nickname che mi fa immaginare le tue urla mentre te lo ficco nel culo. Io dopo che ti scopo te lo metto in bocca e mi devi ingoiare la sborra a iosa! Ti spacco il culo che ti sente tutto il vicinato e non per la minchia ma per i colpi assestati. Ti metterei su un angolo di muro come nei ring e fregandomene della tua testa storta sul collo ti obbligherei a portare le mani alle tue spalle per fare opposizione e tu ti bagneresti a guardarmi la mascella sconnessa mentre impreco contro chiunque e ti riempio di parole forti. Succhiandomi mentre ti tiro i capelli. Subito dopo io Giù. silenzio

martedì 6 gennaio 2009

La scopata Gotica


La sua gonna nera a campana accompagnava le sue gambe che spingevano in salita verso il castello. Federico II guardava tutta l'Irpinia da lì e mi sarebbe piaciuto guardarlo mentre si scopava le sue donne alla finestra.
La mia femmina si poggiava al mio braccio, arrivammo stanchi col fiatone in cima e io le sussurrai -ti voglio scopare qui-. Lei non perse tempo e lasciandomi vedere un sospiro controluce nato dal calore dell'aria, mi disse -si, da dietro!-. Per terra era tutto ghiaccio e tirai giù solo la zip. Sollevandole la gonna sentii il merletto incappare sulla mia cappella e il mio cazzo subì uno scossone, lo riafferrai e piegando le mie ginocchia portai il mio bacino a toccare il suo. Come ombre cinesi danzanti i nostri corpi erano grandi alle nostre spalle sulla facciata del castello e sicuramente qualcuno ci avrà visto dalle piccole case a scendere. L'ho colpita godendomi il momento intenso e particolare. L'aria ghiacciata, i nostri vapori, le sue mani delicate e bianche appoggiate alla cornice di mura del castello guardando la città ai suoi piedi. Uno spettacolo gotico da film. -Decisamente gotica- è stata la sua frase. Poi l'ho presa e l'ho portata a sedersi davanti a me, gli ho chiesto un pompino e mi ha regalato la bocca...Le ho detto che per me questo è stato il posto più strano e interessante ad oggi dove io abbia scopato. Ero molto preso dalla cosa...Grazie C.

Ciuss Gothic

In copertina il castello federiciano di Sant'Agata di Puglia (Fg).

p.s. mi spiego: sono stato l'ultimo dell'anno con una mia amica ad un festival di danze popolari molto interessante. Credo di essere stato filmato in qualche video...spero li abbiano già inseriti online...il sito è www.zingaria.it (o .com)
MI è TORNATA UNA VOGLIA DI SCOPARE INCREDIBILE IN QUESTI GIORNI...BENE.

Il mio pensiero nel bridisi del nuovo anno è andato al popolo palestinese. Resisti ancora...resisti cultura.

Illuminami d'immenso