domenica 25 gennaio 2009

Conchetta manifestazione

Ieri ero in manifestazione a Milano contro lo sgombero -illegale- (sembrerà un paradosso ma è vero...illegale in quanto la polizia ha deciso di sgomberare d'accordo con il comune senza preavviso alcuno e senza rispettare i tempi della giustizia in quanto vi è in corso una causa aperta con la proprietà dello stabile e fino a quando non sarà disposta la sentenza non si possono prendere decisione come quella del comune di attuare uno sgombero. Tra l'altro il Conchetta, situato sul naviglio vicino porta ticinese, è da bene 33 anni presente insieme all'archivio Primo Moroni nella libreria Calusca. Di seguito vi incollo il testo di un'agenzia (Agi News On).

Milano, 22 gen. - Con il centro sociale 'Cox 18' di via Conchetta, e' stata sgomberata oggi a Milano anche l'adiacente 'Calusca' di Primo Moroni, storica libreria dagli anni Settanta punto di riferimento della sinistra radicale milanese. "Stanno sgomberando l'archivio immenso di mio padre e ne stanno tentando il sequestro"; il tam tam e' partito sui blog questa mattina tramite la figlia di Moroni, Maysa, che sul web ha invitato alla mobilitazione, denunciando la violazione dell'archivio, "proprieta' privata mia e di mia madre". Un insieme enorme di testi, manoscritti e materiale informatico quello della 'Calusca', un archivio formatosi a partire dal 1971, quando Primo Moroni fondo' la libreria che divenne tra i luoghi di ritrovo culturale piu' noti del capoluogo lombardo.
Fondata nel vicolo omonimo nel 1971, ha cambiato piu' volte sede - sempre nella zona di Porta Ticinese - stabilendosi nel 1992 all'interno del centro sociale 'Cox 18'. Primo Moroni, morto nel 1998, e' stato uno dei principali protagonisti della vita della sinistra radicale milanese; scrittore e intellettuale, fu in prima linea negli anni delle proteste e del terrorismo politico. Nel 1988 scrisse con Nanni Balestrini 'L'orda d'oro' sull'ondata rivoluzionaria del Sessantotto; e' anche coautore di 'La Luna sottocasa. Milano tra rivolta esistenziale e movimenti politici', storia sociale di Milano dal secondo dopoguerra alla fine degli anni Ottanta. Il suo archivio, che raccoglie i materiali della libreria, contiene anche volantini, manoscritti, archivi di riviste; alla raccolta di Primo Moroni e a quanto acquistato dalla libreria Calusca dopo la sua morte si sono aggiunti negli ultimi anni testi, incentrati sulla politica militante e il marxismo-leninismo, donati da frequentatori della libreria e vecchi compagni di vita politica di Moroni.

Ieri in migliaia eravamo presenti alla manifestazione che si è snodata tra le vie del centro di Milano partendo con il concentramento alle 15 in porta ticinese piazza XXIV maggio. Il corteo è durato più di 5 ore fino al ritorno nel luogo di partenza. Eravamo tutti divisi in cordoni umani paralleli abbraccetto l'un l'altro. Eravamo tutti nervosi e tesi a causa di questo attacco ennesimo all'esistenza dei centri sociali di Milano. Il prossimo a farne le spese sarà il Transiti laboratorio culturale anch'esso situato vicino il Conchetta, mentre la Pergola ieri ha svolto il suo ultimo concerto poichè i ragazzi che gestiscono il centro dietro enormi pressioni hanno deciso di chiudere lo spazio senza che si arrivasse allo scontro con le forze dell'ordine(Dis). Anche il Torchiera è messo a rischio sgombero, il quale è il posto che più tra tutti frequento, noto a Milano per il suo impegno politico organizzativo e culturale, situato all'interno di una cascina abbandonata settecentesca con ampio giardino annesso e vari locali a disposizione del pubblico. Tutto ciò potrebbe diventare un ricordo come auspicato dalla giunta Moratti con il vicesindaco Decorato a far da capitano in questa spudorata guerra nostalgica anni '40. Il messaggio è chiaramente politico e non di diritto in quanto è cosa nota che estremisti di destra da qualche mese stanno prendendo anche loro spazi nella città e nell'hinterland milanese con il totale silenzio assenso delle istituzioni evidentemente confacenti. Ieri sera a Lainate è avvenuto un concerto Nazi rock in uno stabile del quale ignoro la posizione ma mi dicono vicino l'inbocco autostradale. Questi reflui di personaggi dittatoriali in chiave postmoderna cercano di sfogare la loro cultura del manganello espandendosi a macchia d'olio nel territorio italiano. A me non rimane che manifestare...come dice Vittorio Arrigoni...restiamo umani.
Ciuss

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