martedì 23 dicembre 2008

AUGURI AI MIEI LETTORI


UN POSTO DI AUGURI è IL MIO POST.
AUGURI D'OGNI TIPO
AUGURI PER CHI HA TROPPO E PER CHI HA NIENTE
AUGURI PER CHI LI VUOLE E PER CHI NO
AUGURI PER CHI PRENDE E CHI DA
AUGURI DI PACE E FELICITà
AUGURI A MAMMA E PAPà
A FINE POESIA MIO NONNO CINQUE EURO MI DARà.
NO, VOGLIO CINQUE MILA LIRE...SE SON DIECI MEGLIO ANCORA.
AUGURI A TUTT* VOI MA DATO CHE PROBABILMENTE LA MAGGIORANZA DI VOI (SE NON TUTTI) SONO DONNE...ALLORA AUGURI A TUTTE VOI, MIE STELLE.

BACI. IL VOSTRO "UNO. UNO COME TANTI"

:: Bollenti Spiriti :: - Principi Attivi: la graduatoria

:: Bollenti Spiriti :: - Principi Attivi: la graduatoria

SIAMO PASSATI!
LA PRIMA COSA CHE HO FATTO QUANDO HO LETTO INCREDULO CHE CI FINANZIAVANO è STATA RIDERE!!! RIDERE DI GIOIA E SORPRESA. LA REGIONE PUGLIA CI FINANZIERA' 25MILA EURO PER UN PROGETTO SUL CICLOTURISMO. IO E IL MIO SOCIO CI VEDREMO A GIORNI PER FESTEGGIARE, IO DOMATTINA PARTO PER LA PROVINCIA DI BARI. LEGGETEVI LA GRADUATORIA SIAMO AL POSTO NUMERO 113 SU 1493. CHI SE LO SAREBBE IMMAGINATO... CIUSS ENTUSIASTI!!!!!!!!!!!!!!! SI RI-PARTE, MA STAVOLTA SARà IN FORMA SOSTENIBILE.

SUUUUUUUUUUUUCAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAMONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 18 dicembre 2008

A parole tue. A parole mie.

Non si può sempre parlare di sesso. La vita sarebbe noiosa...eppure c'è chi dice il contrario...sarà l'inverno. di che parlo? Parlo del desiderio d'amore? Parlo delle delusioni? PArlo delle persone stronze che incontriamo? PArlo delle donne affrante? Parlo del telefono che piange con voi? Parlo della perdita? PArlo della morte? Parlo del futuro? Parlo di V.? Parlo Di C.? PArlo di E.? PArlo di B.? Parlo di me? Parlo dei libri? PArlo da solo? Parlo tanto per parlare? PArlo male? PArlo bene? Parlo al vento o al muro? Parlo e parlotto? Sproloqui? Frizzi lazzi e pinzellacchere. Parlo del mondo? Parlo del futuro? Parlo della famiglia? PArlo di bambini? PArlo del lavoro? PArlo della capacità di concentrazione? PArlo di carezze? Parlo di abbracci? Parlo di cazzi in bocca o cazzi in culo? Parlo di politica? Parlo di voi? PArlo degli altri? Parlo dei cazzi miei o dei cazzi altrui? Parlo in modo confuso? Parlo in politichese? Parlo a vanvera? Parlo in fretta o troppo lentamente? Parlo ma non so cosa sto dicendo? Parlo senza pensare? Parlo troppo? Parlo per sentito dire? Parlo per citazioni? Parlo filosofico? Parlo terra terra? Parla come mangi. Parla Parla. Parlate voi che io ho detto tutto. Parla e basta. Era solo un gran parlare. Fatti non parole. Parole Parole Parole. Dove ero rimasto cosa vi volevo dire? Ho perso il filo del discorso. Mi mancano le parole. Sono rimasto senza parole. Si perdeva a parole. Lei non sa con chi sta parlando. Parlami di te. Ho perso le parole. Parlava e sparava un mare di cazzate. Ho già sentito parlare di Lei. Mi manca la parola. A Lei la parola. Ne riparleremo. Mi parli di Lei. Prego parli pure. Parlottava. Ma dopo tutto sto parlare cosa mi rimane. Sono sicuro che avreste ancora da dire qualcosa, si ma a parole. PassaParola. Parola mia.

lunedì 15 dicembre 2008

Un mio incontro

La conobbi in rete era svizzera e stava qualche km sotto Bellinzona, mandai un pò a caso in una chat copia di un mio vecchio testo un pò spinto e lei mi rispose. La prassi fu la stessa di quella con tante donne conosciute in rete e poi incontrate. Chattammo per qualche giorno, lei aveva credo 39 anni, mi disse che erano un paio di anni che non toccava un uomo benchè fosse una donna carina con un fisico asciutto e perfetto come una modella, infatti faceva sport, lavorava in uno studio dentistico e faceva l'igienista, gli piaceva molto il suo corpo e amava farsi foto sensuali delle quali ricordo la lingerie e gli stivali bianchi alti. La provocavo e lei pareva starci al gioco, capii che desiderava un contatto infatti mi rivelò che era stanca di pensare ai "sani valori" cioè a quelle idee che abbiamo dei rapporti tra uomo e donna che vedono sempre quest'ultima relegata a missionaria custode di una immagine stereotipata come santa, sacra, pura, pulita che neghi sempre l'evidenza...insomma era una donna che aveva subito l'insistenza dei genitori probabilmente e alla veneranda età degli anta cercava di dare una sferzata alla sua vita. Fui io la sua sferzata, penso.
Pensai a come e quando proporle un incontro ed ebbi una idea brillante, non dovevamo parlare, doveva lasciarmi entrare in casa all'ora che avremmo deciso insieme facendomi trovare le porte aperte in modo da non dover neanche citofonare e lei avrebbe allestito la stanza in modo particolare incensi e musica, ci saremmo baciati subito senza dirci nulla, io le avrei portato un quadro di mia realizzazione con un girasole brillantinato su di una tavola di cartongesso quadrata bianca. Così fu. Erano le 16 e poco più e arrivai sotto casa sua e tutto coincideva con le indicazioni che mi diede, dovevo aprire la cassettina della posta che era aperta al suo cognome e lì avrei trovato le chiavi di casa sua per aprire il portone del cortile e quella del suo appartamento. Decisi di salire le scale per godermi quegli attimi, infatti è molto bello avvicinarsi ad un incontro e sentire il proprio cuore battere eccitato, la mente viaggia e cerca di immaginare cosa troverò, carpisce ogni informazione in quel frangente, l'atrio, il colore della pietra delle scale, la luce nell'androne, il colore dei muri, la disposizione degli appartamenti, cerchi il citofono, leggi il cognome, avvicini la chiave alla fessura e giri la maniglia. Non ci fu alcun rumore della porta, la casa era molto bella color ghiaccio ovunque e mobilia in stile moderno il legno colore marrone molto scuro, spazi ampi, finestra enorme che guardava al lago di lugano e ai castelli di bellinzona dall'altro lato, marmo in terra bianco sporco, tappeti a pelo folto bianco e lei appoggiata come una troia sullo stipite di una porta che mi aspettava vestita solo di una mutandina e un top bianco. Non dicemmo nulla, mi avvicinai e le mostrai il quadro, il suo viso era poco illuminato ma notai il sorriso, poggiai il quadro sul mobile alto al suo fianco e la baciai portando le mie mani dietro la nuca mischiandole tra i suoi capelli ricci e lunghi. Avevo il cazzo duro, lasciai cadere la mia giacca ci portammo sul divano bianco e si sdraiò, scivolai su di lei, guardai il suo corpo lentamente in ogni centimetro e mi proiettai verso le sue mutandine, la temperatura era ideale tolsi la mia camicia che cadde in terra e chinai il capo tra le sue cosce. Mentre la leccavo lei portava il capo all'indietro inarcando il collo, è una scena che quando vedo mi piace molto. Gliela leccai per qualche minuto abbondante poi decidemmo di andare in camera sua...aveva un piumone rosso scuro che era l'unico colore forte della casa...pochi oggetti in giro pochi sopramobili, pochi mobili. Me la scopai e ricordo che mentre mi era a cavalcioni che cercavo di entrargli dentro lei diceva -no, ti prego-, quasi andando contro la sua volontà...quasi mostrando gli ultimi sensi di colpa che la spingevano a ripudiarmi e ripudiare la sua idea di sesso stessa. Quando entrai cominciò a ballarmi sopra come un serpente...sicuramente per lei fu una cosa bella...non mi volle più rivedere ma non me lo disse in modo chiaro, me lo fece capire e io non insistetti...capii che voleva archiviare una esperienza di sesso come tale e forse io sarei stato il suo mezzo per il cambiamento...non la sento da un anno circa e chissà come vive ora. A te, se mai mi leggerai un giorno, buona vita.

domenica 14 dicembre 2008

Zoccolona, Benzina, Birra, Fame, Cristo chi chiama? P.A.

Torno da un mercato...ho appena finito di pranzare dal cinese, mangiato bene anche se sembrerebbe strano...ma ciò che volevo dire è che ho deciso di iscrivermi a gennaio ad uno dei maggiori siti di scambisti perchè voglio fare tnata esperienza. Voglio togliermi alcuni sfizi, voglio andare con una coppia, voglio andare con due donne, voglio fare un orgia, voglio guardare da vicino ciò che mi è estraneo, voglio poter dire l'ho fatto e voglio poter dire è bello o è brutto, voglio potere. Voglio e rivoglio la voglia mentale. Voglio e trivoglio esattamente Trivoglio o multivoglio l'erbavoglio, voglio voglie, voglio avidità, voglio anzi, voglio dare e avere, avere e dare, voglio. Voglio me, voglio volare, voglio la musica, voglio cantare, voglio zittire, voglio godere, voglio scopare,. voglio giocare, voglio suonare, voglio sculacciare, voglio tirare i capelli, voglio prendere le bocche e tirarle contro il mio pube, voglio schiacciarle contro a due mani, voglio soffocare, voglio forzare, voglio sfogare, voglio gridare, voglio sbattere, voglio sentire, voglio avere gli occhi bambini e femminili, maschili e infantili, voglio luccicare, voglio argenti e ori, voglio brillare, voglio fare, voglio non lavorare e trombare, voglio voglio voglio, tri, tre volte volere, voglio i numeri e voglio darli, voglio sentire tamburi suonare, cimbali tintinnare, voglio vedere ballare, voglio ballare io, sudare, mangiare, bere, vomitare, ridere, giocare, spremere, succhiare, sputare si che bello sputare sui seni, lasciare cadere una goccia di saliva sul viso dolce femminile che ad occhi chiusi mi aspetta, si che bello. voglio non mettere punti, voglio finire, voglio venire, voglio saltare, voglio gioire, voglio preparare e subito consumare, voglio voglio voglio e ancora voglio e quando avrò avuto e mi sentirò pieno e svuotato dirò mi manca di andare al bagno e stazionare, stancare, sgonfiare la mia voglia, svuotare lasciare, mancare, perdere, dimagrire, alleggerire, diminuire, decantare, assottigliare, finire per poi dopo avere tremato ricominciare in un gioco della vita con tre consonati vicine. VVV VoglioVitaVivace

P.A. (Post Alcool): Campari con Bianco, 1/4 di rosso, Tiramisù legg alcolico, limoncello.

giovedì 11 dicembre 2008

L'Arpeggiata - Ah! Vita Bella

Bella la sequenza di vecchie stampe

Riportato dal blog di Simone Casadei, un commento di una ragazza

# laura ha scritto:
26 Maggio 2008 alle 15:33

In questo cupo periodo d’isterismi mediatico-xenofobi, sta facendo il giro del web una poesia attribuita al poeta e drammaturgo tedesco Bertolt Brecht che così recita:
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertolt Brecht)
Il testo, riferito in origine allo scivolamento della società tedesca nel nazismo, rappresenta un efficace invito a, come dire, drizzare le orecchie e a ricordarsi di quanto possa essere banale e impercettibile l’instaurarsi del Male.
Testo efficace: ma letterariamente falso.
Infatti quel testo:
1) non è una poesia
2) non è di Bertolt Brecht
3) è una parafrasi, un rimaneggiamento (l’ultimo di una lunga serie).
La paternità del testo va certamente attribuita al pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller (1892-1984; vedi anche qui), prima sostenitore poi oppositore del nazismo, spedito su ordine di Hitler in persona in campo di concentramento in seguito ad un sermone antinazista.
Sopravvissuto a nove anni di internamento e a Dachau, Niemöller negli anni ‘40 e ‘50 svolse un’intensa opera di predicazione a favore del pacifismo e della riconciliazione. E fu proprio durante i suoi discorsi e sermoni che enunciava il testo in questione, egli stesso variandolo alla bisogna. Testo la cui forma originale, non essendo esso mai stato fissato su stampa ma solo declamato, è tutt’ora oggetto di discussione fra gli studiosi.
Questa incertezza sulla forma iniziale, unitamente alla struttura sintetica e flessibile degli enunciati che permette di variare facilmente i soggetti (di volta in volta ebrei, comunisti, cattolici, zingari, omosessuali, sindacalisti, disabili etc etc), spiega la peculiare natura proteiforme e perennemente in fieri che ha assunto nei decenni la citazione: la quale, dagli anni ‘50 ad oggi, è rimersa un numero imprecisato di volte, e ogni volta variata e adattata all’occasione.
L’attribuzione a Brecht, invece, è probabile farina del web (pare sia cominciata in area webispanica). Viralità e non controllo delle fonti hanno fatto il resto.
Questione di lana caprina? Forse. Certo, è ancora vivo nella memoria il perculamento blogosferico massiccio cui venne sottoposto Mastella per la sua toccante interpretazione di una poesia di Neruda che non era di Neruda. E allora, forse, val la pena fare un po’ i precisini e distinguersi.
Fatto ciò, caro lettore, mi auguro che se mai verranno a prendere te o me, ci sia rimasto qualcuno a protestare. Nel primo caso cercherò di esserci, nel secondo ovviamente no.

Filastrocca del cazzo

Filastrocca del cazzo

Ho bussato con sto cazzo
è mi han detto non c'è spazio
altra figa non ci viene
e sembra (sembra) questo il gran problema
sembrerebbe che a talora
sbuchi sempre la malora
mi masturbo con dispiacere
pare di perdermi in un bicchiere
non son quello di una volta (3sett fa circa)
e la voglia ne è coinvolta
colpa certo di una donna
che mi ha preso a calci in culo
che mi ha tolto la parola
che mi ha fatto un pò di scuola
della vita e del piacere
del sesso e il suo mestiere
che di essere una troia
era proprio una bel cosa.
Mi sun stato tante volte
coinvolto in certe storie
e l'amore di me stesso
è venuto col collo appeso
è venuto babbo natale
è venuta la befana
è venuta la nuova settimana
è venuta. no. non ancora.
sono nell'angolo B del padiglione C della strada E nel settore D. Venitemi a prendere con Cristo o qualcuno illuminato perchè non si vede un cazzo.
Filastrocca del cazzo.

p.s. alla fine me la sono riletta due volte qualche correzione e poi ho sorriso e se me l'avessero raccontata avrei riso sonoramente. Bella la storia della luce.
Uno dice che e' meglio non avere tanti amici confidenti, a me va bene B. perchè ci sta dentro con la capa. Sono contento che non abbiamo fatto niente, per ora. E grz delle arance e buona la discussione.

Di cosa ho bisogno nell'immediato?
Fare la visita oculista di contattologia e comprare nuove lenti a contatto perchè ho terminato la scatola
Eventualmente cambiare anche occhiali da vista ma quello più in là e credo lancerò un sondaggio via blog per la scelta del modello
Tagliare i capelli (a Capurso mi costa solo 7 euro, qui ne vogliono il doppio) e farli diventare come questa estate ovvero lunghi non più di 7cm...ora 20.
Comprare nuove fasce capelli.
Riprendermi la voglia energetica...quella mentale.

p.s. di p.s.
ma se tua figlia ha letto il mex sul cell. di M. non è che abbia fatto lo stesso con te? sec me è probabile

CIUSS Maiuscoli

lunedì 8 dicembre 2008

Sputtanamento






Mi hanno sputtanato sul corriere della sera. Fiera degli oh bej oh bej. Avrei dato dell'ottimo vin Brulè se solo ci avessero permesso di farlo. Ci hanno sballottati per la città...dapprima ci hanno impedito di aprire le bacanrelle al sempione e poi ci hanno fatto capire che se andavamo a Pagano ci avrebbero lasciato stare. Così abbiam fatto e così non è stato. Abbiamo fatto una rivolta e bloccato cadorna. Ci hanno caricato ci siamo spintonati. Alla fin fine abbiamo dovuto togliere anche da Pagano le nostre cose e siamo andati al Leoncavallo, dove abbiamo deciso di aprire dal giorno alla sera...oggi è rimasto qualcuno mentre altri come noi siamo andati via dato che anche se la gente veniva erano comunque pochi e noi una 30ina di artigiani...forse la fiera degli oh bej oh bej, come la ricordavano i milanesi, è morta dato che in quella ufficiale di artigiani ce ne erano solo 30 su 500 posti assegnati di cui 411 vanno ai commercianti ambulanti che vendono ferri da stiro, smacchiatori ultimo modello, panini con porchetta o salamella, i soliti torroni e marroni di cuneo, insomma un mercato rionale qualunque. Da noi invece c'era chi ti vendeva monili creati dalla spazzatura elettronica (era un brasiliano che li faceva compagno di bancarella molto bravo e vendeva!), c'era chi modellava a caldo vecchi vinili che diventavano porta cenere molto belli che parevano nati apposta, oppure chi creava con il macramè collanine e braccialetti, chi dai teli di plastica modello doccia o tovaglia cucina ne faceva straordinari cappelli di vari modelli, per non parlare dell'unico vin brulè che potevate trovare in fiera o dei pizzoccheri, ho mangiato un ottima zuppa di fagioli patate pepe con salsiccia al prezzo di 3 euro!, ho mangiato tanti dolcetti fatti in casa a prezzi ad offerta, molto molto buoni, ho mangiato anche un riso con le patate appena fatto caldo caldo che al freddo stava benissimo. C'era anche il thè chai fatto con il latte, c'era la musica che metteva ogni bancarella, c'erano gli elfi della toscana che suonavano le loro canzoni e ballavano ballavano tanto, cantavano senza mai fermarsi proprio come nelle favole. Ho acquistato a 10 euro un litro e mezzo di liquore fatto in casa alla liquirizia. C'era gente che veniva dalla Calabria, dal Lazio, Puglia, Torino, estero. Tra noi c'era gente che l'anno scorso era tra i regolari ma quest'anno a causa dei posti limitatissimi per gli artigiani si sono mossi per forza tra gli alternativi (che alcuni chiamano "abusivi"), noi abbiamo chiesto di pagare e di metterci così in regola, niente da fare ci hanno detto tempo scaduto. Il parco avrebbe potuto ospitarci poichè molto grande e invece il sindaco e il resto della ciurma, Penati compreso, hanno puntato il dito contro di noi in nome della legalità. La legalità o l'intolleranza? la legalità o la giusitiza? e la coerenza dove la mettiamo? Facciamo due calcoli...c'è la fiera dell'artigiano a Milano vero? ah forse si cerca di screditare quella degli ohbej per rincarare la dose su quest'altra...e poi...perchè bisogna pagare fino a 900 euro se uno non è sicuro di guadagnare qualcosa dalla fiera? molte lamentele anche tra gli ambulanti i quali diversi negli anni precedenti erano tra le file degli abusivi perchè quando sei scartato perchè il numero è raggiunto in qualche modo devi pure lavorare...e a me quei dindini sarebbeor serviti proprio. ziobau. La fiera degli oh bej oh bej è nata molti secoli fa e la tradizione vuole che si portasse in strada tutta roba fatta in casa appunto artigianalmente. Il comune della legalità ha deciso di annientare la tradizione. Va bene. Ah...quanto alle fandonie che si sono inventati sul fatto di proposte di fiere alternative in altri luoghi in date da decidersi erano tute puttanate a cui io ero presente e posso testimoniare che si è cercato in tutti i modi di depistarci poichè il loro obiettivo era far bella figura coi media per poter dimostrare che il loro braccio è più forte del nostro. A centinaia sono venuti per mandarci via, in tenuta anti sommossa. Facevano ridere, noi eravamo forse 200 al massimo e armati di fischietti, mani battenti, chitarra, tamburello, il mio corno.
Complimenti a questa amministrazione.

giovedì 4 dicembre 2008

LEI FU. L'impossibile. Impassibile. e i vafffa con 3Effe. Nberg.

Mi voleva rude e io digrignai i denti, sentivo l'energia scorrere nelle vene e diventare forza nelle braccia, gli strinsi la faccia con la mia mano e aveva le labbra a pesce, mi guardava soddisfatta e mi voleva per quella strada. Mi agganciai al suo pube e la costrinsi a seguire le mie onde che si infrangevano contro i suoi bivii, le sue ciocche erano risacca contro i mie scogli che diventavano sabbia che s'aumentava sulle sue dune. I seni. Leccavo poco e stringevo tanto, mi disse che da piccolo avevo sicuramente cercato molto le mammelle di mia madre e non sapevo cosa rispondere avevo solo l'ingorgo mentale del sesso che facevo. Stavo sputando sopra la mia puttana e le portavo tanto di quel rispetto da farci una casa resistente senza dispersioni di calore fuori dal suo nido. Scopavo con ardore quella donna e costringevo il suo capezzolo a starmi stretto tra l'indice e il pollice sebbene lui cercasse di sfuggirmi, mi voleva rude e io lo ero. Emisi anche un rumore tipo quello di un maiale e fu talmente naturale che lei lo percepì e mi diventava seria e goduriosa la donna. La sua donna risaliva esplodeva dal cuore, mi porgeva la mano come per fare un ballo io prediletto, io scelto tra tanti inorgoglito, forte e giovane potevo mangiarla perchè lei aveva deciso di concedersi. Sbattevo forte le mie cosce sul suo mezzo e mi rispondeva sempre si anche senza dirmelo a voce. Mi tirava su le natiche e sentivo le sue dita graffiarmi il culo con un'avida cattiveria di chi vuole e non dà. Lei voleva e non dava anche se me la dava. Io per averla a tutti i costi gli regalavo goduria, la sua. E mi impegnavo come un bimbo primo della classe. Lei la mia maestra mi insegnava. E piansi. E pianse. Ma non ci furono scusanti, mi abbandoò cattiva al mio destino. Mi lasciò con un par di mutande in mano a cercar un'altra donna come lei che mai troverò, anzi a cercar di meglio che difficile sarà. L'amaro in bocca e la voglia sul cazzo mi ha lasciato. Bastarda. Quanto ci vorrà e chi per farmi sentire ancora stallone. Lei una il primo giorno mi disse -con chi sono uscita? Con Dracula!- La mia cappella ti ringrazia puttana. Tu che una volta mi hai risposto al mio darti della puttana con un -io mi vendo- e un bacio. Bastarda. Ti ritroverò, voglia bastarda? Ridesidero l'impossibile che se n'è andato. Come una volta io dissi.
Quando la cosa che cerchi è lì non la prendi.
Quando non c'è la pretendi.
Cosa è per me impossibile?
Non so ma vorrei qui e ora una giovane donna, 18 19 20 21 che si conceda come una troia senza riserve. E mi sentirò soddisfatto?
Non so.
Basta poco per mettere in crisi la comunimunimunicabilità. E poi parlò Woody Allen.

mercoledì 3 dicembre 2008

Scusate

Scusate i problemi tecnici, eccomi ritornato. Ciuss senza scuse

lunedì 1 dicembre 2008

Porno 2.0 Rome Camp 2008

http://www.lucasartoni.com/video/porno-20-romecamp-2008/

Cliccando sul link sopra vi comparirà un video molto interessante svolto a Roma in un aula universitaria dove si discute del porno di oggi visto dal punto di vista telematico, il video assicuro che oltre a essere davvero interessante è anche simpatico perchè i relatori sono giovani, esperti e si disegnano improbabili figure professionali. Serio e spiritoso. Difficile non ridere. Buona visione.

Ieri ho pianto

Era da molto tempo che non lo facevo, forse un anno forse più forse meno, ma comunque tanto e lo volevo. Ieri sono stato da quella ragazza e credo di aver capito che non siamo fatti per stare insieme. Sono stato bene tutto il giorno ma a volte ricevevo dei pugni nello stomaco che sommati mi hanno fatto dire meglio di no. Dico questo con una certa amarezza perchè mi piace molto come fa l'amore e credo che vorrò ancora farlo rischiando di andare in contro a gravi scontri con la mia volontà. Forse per proteggermi dovrò andare con altre, dovrò distrarmi ancora e ancora. Sentirmi sporco, sentirmi sbagliato. Ieri siamo stati a letto per più di 12 ore. Ci siamo strusciati tanto, io me la volevo scopare tanto ma per via della mia convalescenza non potevamo. Era bello perchè ci toccavamo vi volevamo come animali ma non potevamo annientarci. Ho accumulato tanto di quel liquido seminale che dopo un paio di ore ho sentito il dolore alle palle molto forte. Se mi masturberò ne uscirà tanto e glielo omaggerò. Ho pianto perchè sentivo i pugni alla pancia. Avevo paure. Io ho paura di impegnarmi, ho paura di farmi male, ho paura di trovare una donna che mi faccia male. Ancora. Agli occhi primi sembro una persona forse affascinante forse forte. Forse, ma non lo sono affatto. Ho bisogno di una donna protettrice nei miei confronti, ho bisogno di una donna che mi stia accanto. Ho bisogno di non sentirmi solo. Ho bisogno di un amore che forse qui non troverà sfogo. Qui in questa terra no. E' una mia difesa, lo so, ma lo penso e forse potrei anche sbagliarmi. I pugni allo stomaco gli ricevi quando togli la difesa, io tolgo la difesa quando entro in intimità con una donna oltre il sesso. Come mi colpisce la donna? Lei mi colpiva dicendomi cose che non capivo. Io analizzo molto le persone che mi sono accanto specie se devo investire in loro del mio tempo e il risultato è che se mi innamoro posso farmi molto male. Auto lesionista. Al mattino le ho parlato dei miei progetti e della mia volontà di passare un mio futuro nella mia terra natia e che quindi ho paura di trovare una donna che possa non volere questo. Ovviamente era come se dicessi a lei se un giorno mi dovesse seguire...sicuramente troppo prematuro dato che saremmo usciti insieme 6/7volte. Non so cosa mi è preso...sicuramente mi ha affascinato il fatto che lei fosse molto una donna in grado di guardare dentro. Ogni qualvolta stessi pensando qualcosa che non dicevo lei era in grado di capirlo al volo. Mi ha smascherato a tempo di record come mai nessuna persona ha fatto o ha avuto il coraggio di farlo. Questo mi attraeva e mi respingeva perchè non ero in grado di nasconderle nulla. Mi faceva paura sentirmi dire vaffanculo nel suo modo o il fatto che usasse parole volgari con molta facilità...mi hanno colpito i vafffanculo con tre effe. Io dico vafffanculo con tre effe e senza sorriso quando devo offendere o respingere qualcuno. Se io scherzavo con lei anche in modo soft, veramente soft, lei mi rispodeva così. Questo mi spaventava parecchio. Suscettibile? forse è il suo modo di essere e non è veritiero. Infatti dopo due coccole era di nuovo sorridente. Ma questi stati d'animo così alterni mi spaventavano. Ho bisogno di chiarezza nei comportamenti. Un'altra cosa...se gli proponevo di fare qualcosa lei mi rispondeva con un -perchè mi dici quello che devo fare?- ditemi voi se una proposta è un obbligo... proporre non è un imperare. Io non impero. Ad esempio accaduto ieri...-io so suonare il flauto- e io - suonami qualcosa!- lei mi rispondeva -perchè mi dici quello che devo fare?!- oppure guardiamo un film e io gli dico -io vado ora guardati tu il film così potrai distrarti- e lei ripete idem risposta di prima. Sono rimasto atterrito da questi suoi modi di vedere le mie affermazioni. Io non uso sguardo cattivi ma sopraciglia alzate e cieli tersi in viso com'è possibile leggere un comando. Forse nella sua famiglia deve aver passato dei momenti imposti e quindi la portano a non fare ciò che gli viene proposta vedendolo come una imposizione. Senza dubbio lei è una donna che fa quello che vuole. Molto solitaria e indipendente. Anche questo mi spaventa perchè io vivo la coppia come due. Due persone che possono fare due cose diverse avere due teste diverse ma capirsi e rispettarsi. Sfogare qui le mie ansie le mie paure è sia terapico che un pò fanciullesco. Ieri ho pianto perchè mi stavo staccando da lei. Mi ha accarezzato, mi ha baciato senza troppa insistenza perchè sapeva che stavo andando via da lei. Le ho detto che avrei bisogno di qualcuno che mi dicesse che mi ama, che mi vuole bene...e forse abbiamo avuto lo stesso passato in famiglia...forse voleva piangere anche lei.
Credo tornerò se lei vorrà a farci l'amore o il sesso. Dovrò però sapere che è questo e basta. La mia possessione mi fa volere questo. Il suo corpo lo voglio mio. Autodistruzione di me. Uno, Uno Come Tanti che si fa del male. Auto LEsionista piangendo mordendosi le labbra. Picchio? Picchia.

Illuminami d'immenso