lunedì 15 dicembre 2008

Un mio incontro

La conobbi in rete era svizzera e stava qualche km sotto Bellinzona, mandai un pò a caso in una chat copia di un mio vecchio testo un pò spinto e lei mi rispose. La prassi fu la stessa di quella con tante donne conosciute in rete e poi incontrate. Chattammo per qualche giorno, lei aveva credo 39 anni, mi disse che erano un paio di anni che non toccava un uomo benchè fosse una donna carina con un fisico asciutto e perfetto come una modella, infatti faceva sport, lavorava in uno studio dentistico e faceva l'igienista, gli piaceva molto il suo corpo e amava farsi foto sensuali delle quali ricordo la lingerie e gli stivali bianchi alti. La provocavo e lei pareva starci al gioco, capii che desiderava un contatto infatti mi rivelò che era stanca di pensare ai "sani valori" cioè a quelle idee che abbiamo dei rapporti tra uomo e donna che vedono sempre quest'ultima relegata a missionaria custode di una immagine stereotipata come santa, sacra, pura, pulita che neghi sempre l'evidenza...insomma era una donna che aveva subito l'insistenza dei genitori probabilmente e alla veneranda età degli anta cercava di dare una sferzata alla sua vita. Fui io la sua sferzata, penso.
Pensai a come e quando proporle un incontro ed ebbi una idea brillante, non dovevamo parlare, doveva lasciarmi entrare in casa all'ora che avremmo deciso insieme facendomi trovare le porte aperte in modo da non dover neanche citofonare e lei avrebbe allestito la stanza in modo particolare incensi e musica, ci saremmo baciati subito senza dirci nulla, io le avrei portato un quadro di mia realizzazione con un girasole brillantinato su di una tavola di cartongesso quadrata bianca. Così fu. Erano le 16 e poco più e arrivai sotto casa sua e tutto coincideva con le indicazioni che mi diede, dovevo aprire la cassettina della posta che era aperta al suo cognome e lì avrei trovato le chiavi di casa sua per aprire il portone del cortile e quella del suo appartamento. Decisi di salire le scale per godermi quegli attimi, infatti è molto bello avvicinarsi ad un incontro e sentire il proprio cuore battere eccitato, la mente viaggia e cerca di immaginare cosa troverò, carpisce ogni informazione in quel frangente, l'atrio, il colore della pietra delle scale, la luce nell'androne, il colore dei muri, la disposizione degli appartamenti, cerchi il citofono, leggi il cognome, avvicini la chiave alla fessura e giri la maniglia. Non ci fu alcun rumore della porta, la casa era molto bella color ghiaccio ovunque e mobilia in stile moderno il legno colore marrone molto scuro, spazi ampi, finestra enorme che guardava al lago di lugano e ai castelli di bellinzona dall'altro lato, marmo in terra bianco sporco, tappeti a pelo folto bianco e lei appoggiata come una troia sullo stipite di una porta che mi aspettava vestita solo di una mutandina e un top bianco. Non dicemmo nulla, mi avvicinai e le mostrai il quadro, il suo viso era poco illuminato ma notai il sorriso, poggiai il quadro sul mobile alto al suo fianco e la baciai portando le mie mani dietro la nuca mischiandole tra i suoi capelli ricci e lunghi. Avevo il cazzo duro, lasciai cadere la mia giacca ci portammo sul divano bianco e si sdraiò, scivolai su di lei, guardai il suo corpo lentamente in ogni centimetro e mi proiettai verso le sue mutandine, la temperatura era ideale tolsi la mia camicia che cadde in terra e chinai il capo tra le sue cosce. Mentre la leccavo lei portava il capo all'indietro inarcando il collo, è una scena che quando vedo mi piace molto. Gliela leccai per qualche minuto abbondante poi decidemmo di andare in camera sua...aveva un piumone rosso scuro che era l'unico colore forte della casa...pochi oggetti in giro pochi sopramobili, pochi mobili. Me la scopai e ricordo che mentre mi era a cavalcioni che cercavo di entrargli dentro lei diceva -no, ti prego-, quasi andando contro la sua volontà...quasi mostrando gli ultimi sensi di colpa che la spingevano a ripudiarmi e ripudiare la sua idea di sesso stessa. Quando entrai cominciò a ballarmi sopra come un serpente...sicuramente per lei fu una cosa bella...non mi volle più rivedere ma non me lo disse in modo chiaro, me lo fece capire e io non insistetti...capii che voleva archiviare una esperienza di sesso come tale e forse io sarei stato il suo mezzo per il cambiamento...non la sento da un anno circa e chissà come vive ora. A te, se mai mi leggerai un giorno, buona vita.

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Illuminami d'immenso