giovedì 4 dicembre 2008

LEI FU. L'impossibile. Impassibile. e i vafffa con 3Effe. Nberg.

Mi voleva rude e io digrignai i denti, sentivo l'energia scorrere nelle vene e diventare forza nelle braccia, gli strinsi la faccia con la mia mano e aveva le labbra a pesce, mi guardava soddisfatta e mi voleva per quella strada. Mi agganciai al suo pube e la costrinsi a seguire le mie onde che si infrangevano contro i suoi bivii, le sue ciocche erano risacca contro i mie scogli che diventavano sabbia che s'aumentava sulle sue dune. I seni. Leccavo poco e stringevo tanto, mi disse che da piccolo avevo sicuramente cercato molto le mammelle di mia madre e non sapevo cosa rispondere avevo solo l'ingorgo mentale del sesso che facevo. Stavo sputando sopra la mia puttana e le portavo tanto di quel rispetto da farci una casa resistente senza dispersioni di calore fuori dal suo nido. Scopavo con ardore quella donna e costringevo il suo capezzolo a starmi stretto tra l'indice e il pollice sebbene lui cercasse di sfuggirmi, mi voleva rude e io lo ero. Emisi anche un rumore tipo quello di un maiale e fu talmente naturale che lei lo percepì e mi diventava seria e goduriosa la donna. La sua donna risaliva esplodeva dal cuore, mi porgeva la mano come per fare un ballo io prediletto, io scelto tra tanti inorgoglito, forte e giovane potevo mangiarla perchè lei aveva deciso di concedersi. Sbattevo forte le mie cosce sul suo mezzo e mi rispondeva sempre si anche senza dirmelo a voce. Mi tirava su le natiche e sentivo le sue dita graffiarmi il culo con un'avida cattiveria di chi vuole e non dà. Lei voleva e non dava anche se me la dava. Io per averla a tutti i costi gli regalavo goduria, la sua. E mi impegnavo come un bimbo primo della classe. Lei la mia maestra mi insegnava. E piansi. E pianse. Ma non ci furono scusanti, mi abbandoò cattiva al mio destino. Mi lasciò con un par di mutande in mano a cercar un'altra donna come lei che mai troverò, anzi a cercar di meglio che difficile sarà. L'amaro in bocca e la voglia sul cazzo mi ha lasciato. Bastarda. Quanto ci vorrà e chi per farmi sentire ancora stallone. Lei una il primo giorno mi disse -con chi sono uscita? Con Dracula!- La mia cappella ti ringrazia puttana. Tu che una volta mi hai risposto al mio darti della puttana con un -io mi vendo- e un bacio. Bastarda. Ti ritroverò, voglia bastarda? Ridesidero l'impossibile che se n'è andato. Come una volta io dissi.
Quando la cosa che cerchi è lì non la prendi.
Quando non c'è la pretendi.
Cosa è per me impossibile?
Non so ma vorrei qui e ora una giovane donna, 18 19 20 21 che si conceda come una troia senza riserve. E mi sentirò soddisfatto?
Non so.
Basta poco per mettere in crisi la comunimunimunicabilità. E poi parlò Woody Allen.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

...Quanto ci vorrà e chi per farmi sentire ancora stallone..
..non c'è tempo..ne xsona....
..desiderare di essere qualcuno..o di provare qualcosa....è dentro ognuno di noi....basta solo crederci!!!

Anonimo ha detto...

..il tuo modo di scrivere..mi piace..è..vero sentito..reale.....ma..c'è una spiccata e credo voluta..volgarità..ke non serve a rendere i concetti..ti fà..solo apparire povero di lessico..parole come ..PUTTANA,SCOPARE, FIGA, CAZZO..e via dicendo..hanno molti sinonimi ke possono dare lo stesso impatto..senza apparire volgari....tenevo solo a fartelo saxe..in bocca al lupo..incontro fortuito tra gnokki e coxte!!!Kiss

Uno ha detto...

Pìù volte mi sono chiesto se il mio gergo potesse urtare la sensibilità di qualcuno in quanto non è mia consuetudine...eppure non voglio nemmeno negarmi il sottile piacere di liberarmi dai tabù ed esprimere la violenza del mio pensiero con talune parole. Ringrazio e saluto i commentatori.

Anonimo ha detto...

..la sensibilità..non è stata urtata..la violenza deve espimersi in tutto il suo sfogo...la ricerca di termini meno banali....rende sempre i concetti..veritieri e soddisfacenti..ma con un pizzico di originalità in +...e inoltre trasmette al lettore..ke ki scrive non lo fa solo x suo piacere..ma anke x diletto altrui.....il lettore..a sua volta sentendosi coinvolto..apprezzerà..ancor di +..la capacità..di un uomo..nello scrivere ciò..ke ha provato...!!!!..poi se il giudizio dei lettori..non ti scalfisce alquanto...non esporti nemmeno!!!!

Uno ha detto...

povertà di lessico. non mi sono mai presentato come un vero scrittore di quelli bene informati e dottorati, ma nonostante tutto ho comunque cercato l'angolo del mio pensiero costituito. Si è costituito il pezzo talvolta. Si è costituito il dolce nido talvolta. Si è costituita la retrospettiva e la saliva dell'anima, si sono costituiti in tanti davanti alla corte di giustizia e la sentenza è stata unanime tranne che dalla critica di stampa. Unanime: Uno è Uno come tanti. L'alternativa nel mio gioco è sublimare la consuetudine. La consuetudine è la volgarità quotidiana del nostro parlare che vede la parola cazzo e figa ai primi posti. Sublime è relegare un posto diverso a questo vernacolo. Sopratutto se in un testo. Il mio diritto di replica si esaurisce qui, a te l'ultima. Ringrazio il commentatore come sempre per lo scambio di punti di vista.
p.s. potrebbe modellarmi ma non scalfirmi. ciuss di fiori potati.

Anonimo ha detto...

...credo ke dopo i fiori potati...on ci sia + niente d'aggiungere..palese dimostrazione ke lo scambio d'idee..urta la tua elevata sensibilità poetica..ke pur negandola..basilarmente si palesa..prepotentemente...il mio dire era un suggerimento ad ovviare..alla comune banalità..Uno..è sicuramente uno come tanti...ma pur sempre unico nel suo esistere!!!

Anonimo ha detto...

..ps..Kisses..li preferisco!!!

Illuminami d'immenso