sabato 28 marzo 2009

saluti e baci ai bambini coi capelli disordinati. track 14

preferisco. preferisco. preferisco scegliere. preferisco ubbidisco al mio passato e sterzo sul futuro.
controbandisco il tempo, preferisco morire alla moda, o morire di moda. preferisco unobelisco, preferisco guadagnarci su, mavorrei guadagnarci sotto sotto. obbedisco obbedisco, condisco e risoluto trovo un disco. scodinzolo come il can edi hanselegretel di pan bagnato mi asciugo sotto al sole soffice accompagnato dal suono oboe. ciao dottore come sto? ...la trovo bene, in forma. quale? trapezoidale. asserisco. asterisco*

*asterix ai poster X l'ardua sentenzia

MUSICALMENTE PARLANDO, O.
SCRIVENDO. SI. IH.

mercoledì 25 marzo 2009

Le mani sul collo

Ti ho baciato e mi hai aperto le gambe, mi infrangevo su di te come il mare, vedevo i tuoi seni muoversi come bolle di sapone in superficie all'acqua della vasca, talvolta sollevavi la testa per guardare vogliosa il mio cazzo entrarti dentro, io seguivo la tua curiosità come un fedele cane il padrone. Perchè succede di essere attratti alla vista da un cazzo che entra in fica?...perchè?... e poi quando il maschio guarda il proprio entrare, la donna che non osserva dove rifugia il suo sguardo? Al soffitto? Cerca un dove? Dove guardi donna? Io ti scopo e mi piace fissare il tuo imperiale foro venire trafugato della sua bellezza dal mio cazzo ladro, ma tu dove guardi? Se guardi sei distratta,... se apri gli occhi e non guardi allora sei la troia che s'immagina di esserlo. Sei la ricezione di un segnale perenne, sei la frequenza di un sesso che ti penetra. Sei così bella quando mi trattieni a bocca aperta, quando la tua nuca è perfettamente aderente al margine del letto e il tuo collo chiama le mie mani attratto da chissà quale forza animale. Siamo primati. Siamo bestie e non ce ne rendiamo conto. Voglio masturbarmi.

venerdì 20 marzo 2009

Carina

Stamattina avevo pensato ad un post..ah ecco mi arriva qualcosa...sta arrivando...

Le bugie hanno le gambe corte e il passo più lungo della stessa
i nodi al pettine e un diavolo per capello
hanno la puzza sotto il naso e le braccine
il languorino allo stomaco e non hanno fegato
le mani in pasta e si contano sulla punta delle dita
le orecchie lunghe e si prendono a gomitate.

Detto ciò detto tutto.

matòòò c'è un testo che mi è venuto in mente che ho letto qualche giorno fa...esilarante al massimo...se lo ritrovo ve lo posto subito.
come si chiamava il blog....come si chiamava...
mente locale
macchè mente locale...frutto della cronologia di firefox mozilla.
ecco il blog
http://comablog.splinder.com
ed ecco il testo...dal titolo


SBALLARÒ

Più soldi alla ricerca.

Più soldi alla sicurezza.

Più soldi alla ricerca della sicurezza.

Un italiano su tre viene stuprato almeno una volta su cinque, soprattutto donne, vecchi e bambini.

Non è quello che dicono i dati.

Non interrompermi, io non ti ho interrotto.

Ho qui i dati ufficiali e dicono l’esatto contrario.

Io ho i dati dell’istituto nazionale di dati nazionali istituzionali e dicono che i tuoi dati non sono ufficiali.

In Europa siamo il fanalino di coda negli stupri agli stupratori ufficiali, solo la Grecia fa peggio di noi.

Più soldi alla Grecia.

È discriminazione razziale.

Tutte le democrazie avanzate fanno discriminazione razziale.

Una settimana fa hai dichiarato “tutte le democrazie avanzate non fanno discriminazione razziale”.

Non è vero.

È vero.

Non è vero.

È vero.

Non è vero.

Forse vuoi dire che è una frase estrapolata dal contesto.

È una frase estrapolata dal contesto, ho detto “non tutte le democrazie avanzate non fanno discriminazione razziale”.

Capisco che sei in difficoltà, ma sono tutte balle.

È questo che dite a chi non arriva alla fine del mese?

Abbiamo presentato un disegno di legge che riduce la durata dei mesi.

Così tornano liberi di delinquere.

Questa è demagogia.

Non è quello che dicono i sondaggi.

I maggiori istituti demoscopici dicono che è demagogia.

Non i maggiori istituti demagogici.

Via la demoscopia dalle strade.

I veri criminali non sono i sondaggisti ma i loro clienti.

Dov’eravate quando abbiamo votato l’emendamento che non avete votato?

Lo abbiamo votato.

Tutti ricordano che siete scesi in piazza contro l’emendamento che non avete votato.

Quello era l’emendamento che abbiamo votato in piazza, l’emendamento che non abbiamo votato lo abbiamo votato eccome.

Non è vero.

È vero.

Non è vero.

La gente a casa ricorda benissimo.

I miei dati dicono che la gente a casa non ricorda un bel niente.

Ho qui i ricordi della gente a casa, se vuoi te li leggo.

Ce li ho anch’io e dicono l’esatto contrario.

Forse non hai i ricordi ufficiali.

Ho i ricordi della gente a casa diffusi dal ministero della gente a casa.

Questo non è il contrario di quello che ho detto.

Questa è demagogia.

Già detto.

Non è quello che dicono i dati.

Quali dati?

Gli stupratori a casa lo hanno capito benissimo.

Più soldi agli stupratori.

Più stupratori a soldi.

Più soldi a più soldi.

...

...

...

Non mi interrompere, io non ti ho interrotto.

Smeriglia | 09/03/2009

giovedì 19 marzo 2009

Vecchio carteggio (o maileggio?)...meglio dire E-carteggio. [T.....a è il nome]

Stavo facendo pulizia nella mail e ho trovato cose vecchie che mi ha fatto piacere rileggere. Voglio postarvi ora uno scambio di mail con la famosa Prof. di italiano che ovviamente conosco solo io...ci scambiavamo mail di un certo spessore e una volta lei volle credo stupirmi rispondendo in un modo da Mirabella Michele per dirla in termini populistici...ovvero in un modo altamente tecnico. Leggete cosa gli ho risposto...
Mi saluto da solo. Ciuss

.....................Mail della prof.

Scrivo per scherzo
in alliterazioni un alterco.
Di rima e di lima
finisco spesso prima.
Non cerco un senso
sono solo perditempo.
Squisito squallore
di una domenica nel torpore.
E quale pallore sovviene
se un ritmo non squassa le vene.


Se ti diletti di poesia, bisognoso di srotolare il filo nero delle parole come chioma di donna, puoi sempre provare qualche concorso. L'anno scorso sono stata impegnata nella giuria di uno, paesano, e ne sono uscita senza capelli (quale scempio di versi!).

P.S. per fortuna sono senza rima, perché T.....a fa rima con sottana, ma anche con puttana, mentre sovrana proprio non c'entra...... Allora giochiamo: marziana, coreana, sana, alsaziana, rana, collana, mondana, anziana, villana, morgana, vana, lontana, zana, tana, settimana, sciamana, scribana, peana, cerbottana, ....umana......
Peccato non far rima con: transeunte, cacofonia, noumeno, face, iato, erinni, taumaturgia, apeiron, demiurgo, ... Anche aura basterebbe a far versi di miele!

...............mail di UCT

17.24 - 18.59
ho vissuto flash finora fino all'ora che ho cominciato a digitare...
flash d'ogni tipo. flesciato o flashato non so. Vivevo altrove situazioni parallele.
Primo
Ho letto, sopraciglio alzato txxxxxa.xxx@...
apro, frasi brevi prima ancora di leggere, il mio cervello scatta, poesia. risposta a toni. scatta. sorriso. Gioco di parole. Amo. Leggo, scendo. No sbattimento palpebre. Sfida, curiosità, parole. Devoto oli inutile. Rileggo forse 4/5 volte. Analisi. Le analisi sono profonde e si trattengono negli scaffali come dati sensibili. Dossier che scottano, ci sarà l'impeachment. Domanda del reparto interno Uno, rispondere a toni o meno, quale strategia. Non rispondere. Fantastico gioco. Scacchi. La partita è aperta il bianco ha mosso, il nero ha risposto senza paura. il bianco rimuove...già se fosse sovrana saprei che ho davanti la regina e mi muoverei di conseguenza...ma ora è presto per dirlo...potrebbe essere anche un bleff...la regina potrebbe uscire allo scoperto subito dietro il pedone...troppe domande. Giochiamo

T.....a fa rima con sottana
la matematica non l'ama,
ma anche con puttana,
mentre sovrana proprio non c'entrava
qualora avesse avuto tempo da perdere ci stava

... Allora giochiamo: marziana, coreana, sana, alsaziana,
ho mangiato una conchiglia e ho suonato una campana
rana, collana, mondana, anziana,
mi è salito un morso in gola e ho sfamato una italiana
villana, morgana, vana, lontana,
c'era a cena fred bongusto v'era solo una banana
zana, tana, settimana, sciamana,
aveva l'orologio al quarzo fermo fino alla mañana
scribana, peana, cerbottana, ....umana......
aveva l'aperta bocca e mi mostrava la bandana
per registrare ciò che in mente figurava di T.....a


Peccato non far rima con:
transeunte, face, iato
e il significato è a me ignorato
cacofonia, noumeno, erinni
la madonna, san giuseppe e figli
taumaturgia, apeiron, demiurgo
menomale che non pungo!
...
io che ape certo sono
salto fiori e non perdono
prendo pollini e trasporto ma

... Anche aura basterebbe
a farmi scorrere sul verde
prato del tuo bel vestito
a far sogni di canzoni
a far dolci umori e suoni
a far si chè versi di miele!
si trasformino in un vernacoliere


ore 20.19

1h e 20 precise. non avevo mai portato il conto di un testo.
ho giocato; prego tenga il resto e mi saluti la sua bellezza.

mercoledì 18 marzo 2009

Flash

ciao
sorriso
di che segni sei?...se sei gemelli...io voglio portarti lì dentro e scoparti
sorriso
ma tu sei un pazzo...
sorriso
dopo 10 minuti erano lì dentro a scopare come ricci.

Flash

martedì 17 marzo 2009

Festa di Primavera

Questo sabato ci sarà la festa di primavera nei boschi, come ogni anno verrà organizzata in un luogo di proprietà di un nostro conoscente... è molto bella...falò tamburi chitarre voci, carne alla griglia, vegetali vari, del buon vino in dame (tanto vino) e companatico. Se va bene saremo tra le 50 e le 100 persone, alcuni dormiranno in tenda... per chi lo desidera portarsi appunto quella e sacco a pelo...la primavera che segnava le età. Quante primavere hai? io 28. ciuss Ciuss

domenica 15 marzo 2009

bARESITà


BARESITA' / Il carretto dei carciofi parcheggiato in sosta... riservata
di CONCITA LEOZAPPA
carretto carciofi in divieto di sosta
Romantico, trasgressivo e raffinatamente creativo. L’uomo meridionale così s'appalesa in quest’effigie. Che ritrae, su evoluti fotogrammi digitali, l’antica e nostalgica immagine di un carretto col cavallo. Un raro gioiellino parcheggiato sul ciglio di un boulevard barese (e non di una mulattiera qualsiasi, intendiamoci) in quel del Rione San Pasquale, addì 14 marzo 2009. Quasi evocando un dipinto di Claude Monet, quel giardino mobile e pensile al tempo stesso, meravigliosamente traboccante di scarti di cima di rapa locale, si staglia a mezzogiorno lungo la via. Abbondante, rigoglioso, prosperoso. Il veicolo, nella fattispecie «biruote a quattrozampe, trazione anteriore, un cavallo - motore, rigorosamente Euro 4 (hp non pervenuti)», si dimostra talmente forte dell’orgoglio ortofrutticolo meridionale da aver placidamente l’ardire di sostare, lungo il ciglio del boulevard, innanzi ad un divieto. Innanzi ad un cartello stradale che delimita e riserva la sosta per disabili. Quest’ultimo mera e volgare effigie dell’uomo civile, civilizzato e civilizzatore dei tempi moderni che impone di non sostare in sua corrispondenza. Che impone un divieto, una proibizione, un impedimento. Insomma impone.

Ma, signori della corte, come può cotal divieto, o qualsiasi divieto altro, imporsi a cotal espressione d’arte? Può siffatto carretto, perfettamente allineato al marciapiè, può, domandiamoci, esser tacciato forse di trasgressione? Può siffatto carretto, fiduciosamente lasciato alle sole cure dell’equino e delle sue briglie, può, domandiamoci, esser incriminato forse di inosservanza delle norme imposte dalla società civile? Assolutamente no, signori della corte. Assolutamente no (e mi rivolgo a voi giudici di codesta corte), se dall’alto delle vostre toghe inamidate, dall’alto delle vostre lignee poltrone riusciste a scorgere al di là d’ogni cartello impositore. Riusciste a scorgere al di là d’ogni striscia longitudinale continua ed ammirare. Ammirare proprio lì, in basso, la Bellezza. La Bellezza di un Sud che altro non è che un carretto fieramente anticonformista. Fieramente libero e creativo, nonostante su quel carretto, tra le frasche pendule ed abbandonate, il sudore trabocchi più delle foglie di carciofo e rapa.

15/3/2009

sabato 14 marzo 2009

Spaccato

Di seguito posterò un testo ricevuto da una persona che non conosco ovvero C. è un bello spaccato di vita sognata e vita vissuta, del quotidiano metropolino femminile...(medio?).

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Certo che anche io faccio sogni.....la notte prima di dormire....un pò penso un pò conto e un pò sogno aspettando che arrivi il giorno dopo....o forse sperando che a mezzanotte scatti la favola all' incontrario x le cenerentole metropolitane...
...cenerentole cn tacchi alti e trucco pesante che aspettano il principe azzurro il sabato sera davanti ad un negroni di troppo....sotto un cielo con poche stelle e tanto smog....ma per sognare nn servono le stelle la spiaggia e la luna piena
poi xo il lunedi mattina ti trovi sempre con la faccia pulita dal trucco sciolto del fine settimana....che corri instabile sui tacchi nel tajer troppo stretto e la camicia bianca da ufficio...inseguita dai minuti che vanno troppo veloci x stargli dietro....
cosi quando la sera torni a casa aprendo veloce la porta e lanciando le scarpe x poggiare i piedi stanchi sul pavimento freddo...ti chiedi se hai veramente il tempo x realizzare quel sogno...

il difficile non è sognare ma è prendere i sogni e...appiccicarli e trasportarli nella vita reale...infilarli tra una bolletta della luce e la dispensa della cucina da riempire...
magari il principe azzurro c'è e magari lo hai anche trovato...ma c'è posto x lui tra i minuti contati del lunedì mattina...tra l'armadio pieno di vestiti puliti da usare e l'agenda che squilla a ricordarti una settimana di impegni???...

...la vita è un equilibrio instabile come le corse sui tacchi del lunedi mattina.....tu pensi di aver scelto....di avere tutto sotto controllo e invece non sei altro che un equilibrista da circo che cammina su una corda tesa a 40 metri da terra...e in un passo ci sono sogni e poi in quello dopo c'è il cinismo della vita che ti insegue e poi in quello dopo ancora c'è la fragilità di una donna che fa fatica a diventare grande...poi in altro un passo sei figlia...e...in quello successivo sei invece mamma e moglie e poi in quello dopo ancora torni ad essere amante...

puoi cadere da quella corda da un momento all'altro e così ritrovarti a piangere di sabato sera col trucco da principessa che si scioglie nel negroni...e tu la donna vera...tu semplicemente...nn sai neanche più cosa sognare...e quel circo ti sembra ora una casa degli orrori....ma poi con un altro sorso di negroni torna di nuovo ad essere tutto un grande circo....dove vanno in scena a volte commedie e altre volte grandi tragedie....
...altre volte ancora invece è di scena la satira...satira x gente come noi che vive sotto un cielo senza stelle e tanto smog...e dal soffitto di quel tendone da circo invece di stelle cadenti a San Lorenzo vedi caderti addosso pragmatismo e sarcasmo e cinismo...e le maschere e i vestiti di scena diventano inquietanti...e il riso isterico

ma io ora so che nn devo aspettare le stelle cadenti e la notte di S. Lorenzo x esprimere desideri e sognare un pò...
quando la mattina presto...la sveglia suona...lasciatemi altri 5 minuti aggrappata e abbracciata al mio cuscino e poi promesso mi sveglio anche io e rinizio a correre

Scritte bene augurali

voglio far sopraggiungere la mia mano ladra sulle tue tette e afferrandone una ciucciarla con enorme piacere facendomi venire duro il cazzo che ora spinge diritto verso il mio ombelico e nel mentre scavalcarti mosso da istinto. Allargando la mia gamba, sorvolando il tuo nudo corpo seduto come sugli scivoli acquatici d'estate con le mani a frenare la tua discesa da un momento all'altro improvvisa...sarei io a farti cadere puntandoti la cappella tra le cosce, farti cadere verso il lago ingigantito da pluviali acque sgorganti. Scivolerei nella tua fica come su una buccia di banana faceva Chaplin sui canali locali che prendevano male alla domenica mattina e io facendolo invece bene mi assicurerei di trattenerti saldamente al mio letto. Ti scoperei quel pezzo di morbida pelle come fosse la suite di una ricca signora e io ignoto operaio delle 10e30 mi farei strada fra le tue scomposte lenzuola mosse a notte da troia, intento a rimettere l'ordine delle cose che troveresti al tuo rientro. Hai la figa che sa di un gusto non gusto e mi piace... Quel gusto al quale possiamo associarci qualunque cosa e io ci metto l'odore della tua pelle quando mi baci alla bocca e porti le tue narici troppo vicine alle mie da poterne sentire anch'io l'odore che respiri. Condividerei con te questa sporca dozzina di colpi che sarebbero l'anticipo di un versamento liquido tra le dolci presenze, le tue guance... Ti verrei in bocca scrivendoti sulle ultime come su torte bene augurali ciò che al mio cazzo conviene. 1

ho il pezzo in tiro

ho il cazzo in tiro da ieri sera. devo sfogarlo. ci penso ora.

p.s. la tipa di copertina non la conosco ma mi piaceva la foto.

giovedì 12 marzo 2009

Scrivo a mani sporche

Bella descrizione di me. Scrivo a mani sporche, è vero. Potrei sfogarmi e riempirvi di fuliggine, ingiallirvi come carte vecchie, impolverarvi come quei faldoni d'archivi fallimentari, distribuirvi come volantini di mano in mano spargendomi come batterio. Lettori lettrici, anzi lettrici lettori. Mi sono dimesso e sto scrivendo a mani sporche, mi sento un pò giù e un pò su. Su di peso, ovvero più leggero...Giù di morale perchè certe cose mi fanno voltare lo stomaco, il fegato, la milza. Devo ammazzare la gente per farmi rispettare?! Andate affan. Siate felici ma trimoni, siate felici ma trimoni, siate felici ma trimoni voi e compresi i testimoni.

mercoledì 11 marzo 2009

post despressiva fase da innamoramento

che brutta fase post despressiva da inn. è il momento in cui vorrei essere carezzato da una donna, sentirmi amato e coccolato, sentirmi scudo protettore ed intimo elogio per questo. cazzo mi viene da piangere. siamo uomini o caporali... mi sento unammerda stasera. triste triste, vorrei una compagna, una compagnia una sicurezza nel futuro. Penso di dimettermi dal lavoro, non odiatemi ma il mio corpo non riesce a sopportare lo stress a cui è ingiustamente sottoposto quotidianamente. E' una regola che si ripete cazzo, sembra inspiegabile per me ma è così...se domani deciderò per questo darò gli 8 gg e dopodichè di nuovo alla ricerca. Fino a quando non ritroverò la mia primavera...come quello dove ho lavorato per un anno emezzo trovandomi benissimo. Rimpiango...se avessi avuto l'esperienza di oggi sarei ancora lì dentro a lavorare con straordinari colleghi. Spero di riuscire a piangere almeno elimino un pò di tossine (?). e mi metto le calze che mi fa freddo ora.

martedì 10 marzo 2009

Sabato scorso, Domenica con lei, oggi penso. La.

eccoci qui. dopo una giornata da stress sul lavoro, ma non ne voglio parlare....voglio parlare del bel fine settimana che ho passato.
Sono andato a Milano al Leoncavallo perchè volevo vedermi un concerto di pizzica e tarantelle varie, avevo voglia di ballare e avevo voglia di trovare una compagna. Vado da solo. Arrivo presto verso le 22 e mi faccio un giro nella libreria allestita al suo interno, tra i libri c'erano dei lecca-lecca che hanno attirato la mia attenzione fin dall'inizio. Lecca-lecca verdi invitanti, quelli della Zia "Maria". Dopo un buon 20 minuti mi avvicino al ristoro del centro sociale e mi prendo un menù salentino data la serata (ciceri e tria e cotoletta di manzo). Mi siedo e mangio. L'aria della festa e la mia solitudine attiravano gli occhi di attente fanciulle. Mi sentivo calamita...l'energia c'era ed era giusta come la cottura del piatto della domenica in famiglia. Avevo anche appena tagliato i capelli e venivo da un aperitivo con amici scarsamente mangereccio quindi finita la mia cena mi accingo allo spazio concerto e da quasi subito trovo un amico che è solito trovarsi lì. Ci salutiamo ci raccontiamo le novità gli offro da bere una birra e io un rosso...quando una giovane donna al sentire della nuova canzone partita di gira in cerca di un ballerino e guarda me, mi sorride e piega il capo indicandomi l'invito, io porgo il bicchiere al mio amico e scusandomi con lui rispondo al sorriso con un altro e via con il ballo. La mia giacca in pelle (o finta pelle...nn so) finisce per terra dietro una transenna... mentre danziamo abbiamo già una platea di spettatori...adoro queste cose mi fanno sentire bene, bravo e bello e vaffanculo un pò di sano orgoglio che rinforza la stima in sè. Finisco il mio ballo e ci ringraziamo l'un l'altro...nel ballare non sentivo quella energia istintiva di fame tra corpi, di unione, ma è stato comunque bello scambiarsi gli sguardi. Ad un certo punto vedo il mio ex chitarrista del gruppo e non è solo. Lo saluto e mi viene naturale di presentarmi alle sue amiche F. e C.. Tornerò quindi a parlare con il primo amico incontrato che intanto mi restituisce il bicchiere e ritorniamo a riempirlo al bar. Mi giro poggiando la schiena al bancone e parlando con lui guardo avanti. In quel momento un fascio di luce gialla calda, attraversa il suo viso (Lei)...lo scorgo sereno solare trasparente e sono i suoi occhi che mi dicono vai. Un azzurro cristallino che saranno stati gli occhi della natura. E' la stessa persona che ho appena conosciuto e che però non avevo visto bene in quanto era buio. Lascio il mio amico e mi avvicino repentino con la scusa più banale che ci sia, della sigaretta anche se non sono un fumatore abituale, lei infatti stava per accendersene una. I sorrisi e la matematica hanno fatto il resto.

La matematica.
Se ci fosse la matematica allora tutto sommato tu non saresti male.
Anzi.
Se avessi una lingua per le mani sarebbe senza dita, non condita, senza sale. Toscana appunto.
Se fosse un punto di vista sarebbe quello per cui penderebbe a sinistra, come lei e la sua torre.
Di Pisa.
Se non avessi perso tempo sarei già stato con lei dappertutto.
Ovunque.
Se avesse i capelli corti sarebbero neri e che comunque si farebbero prendere perchè è più eccitante tirare il capo quando si fa quel sesso.
Punto e da capo.
Se fosse un animale...gliel'ho già detto sarebbe un animale del centro africa perchè aveva il mento + il sorriso + il naso da macaco come l'etichetta di una marca di abbigliamento young fashion che non so se esiste.
Bella.
Davvero un bel visetto, quel sorriso felice da far sorridere anche i salici piangenti.
A 34 anni,,,anzi a trentaquattro anni che suonano come mangiare arachidi e patatine insieme, è un numero serio, di quelli che ti diresti -emmò che faccio?-
Siamo andati a letto ed è stato come girare un film a metà tra il rosso e il nero, aveva le calze verdi foresta all'imbrunire che mi piacevano molto e con quei due colori della riga di sopra ci stava benissimo. Il rosso è la passione che abbiamo vissuto, quello scoparci da persone adulte prese da alcool e caldo, come Morrison uomini e Morrison donne che si rovesciano e sono i gomiti su terra bruciata da tennis mentre noi sporchi dalle nostre impronte digitali, macchiati da umori e segnalati da rumori di fiati ne siamo usciti bene, già, come nelle Reflex amatoriali, su cento foto una da incorniciare la trovi. Ti incornicerei e ti consumerei, tu che sei lo yogurt e ad ogni mio passaggio ti assaggerei col cucchiaino lasciandoti il sorriso di sempre come quando alle torte col disegno scegliamo che parte mangiare prima e magari lasciamo per ultimo il particolare del disegno che ci ha attratto.
Il mio pezzo, hai mangiato tanto il mio pezzo e faceva sempre caldo sabato tra le lenzuola della tua amica, lei che gentilmente ci ha ospitato nella sua camera spostandosi a fianco, pareva che tutto fosse combinato per noi, il concerto, l'arci che si paga, io che vi accompagno, il vino, la ganja, ganesh, la perdita nel bagno e quella tua che più che una perdita è stata una rivincita. Uno ha cercato e (ti) ha trovato fra le parentesi una porta.

venerdì 6 marzo 2009

Ritornerò a stuzzicarla prima o poi

Oggi sono andato a pranzare al ristorante vicino il cantiere del lavoro, al venerdì di solito in tutti i ristoranti si mangia pesce. ho preso la mia arrabbiata, fritto misto, insalata e caffè. Il caffè me lo fa una ragazza biondina con gli occhiali, poco più bassa di me, con dei capelli biondi tipo la canapa che maneggio ogni giorno ma fortunatamente per lei non secchi, questa ragazza ha un bel seno all'insù, pieno...e un culetto da tirarci dietro la mano quando cammina (e intanto mi sta venendo su); si gira mi saluta mi sorride e mi dice il solito caffè al volo?, loro sanno che quando arrivo io ho i minuti contati perchè alle 13 devo timbrare..., ma nell'aria ho sentito un energia particolare come se mi fosse arrivata una ventata di sesso e l'avessi respirata...cosa c'era in quella frase lo so solo io e credo anche lei, ovviamente se il mio senso ulteriore non mi inganna, ad ogni modo gli rispondo di si sorridendo e si gira preparando la macchinetta. Gli avevo già guardato il fondoschiena perchè aveva la camicetta bianca da cameriera che gli usciva dal pantalone (nero) e quindi lasciava vedere bene la sua pelle...gli ho chiesto lo zucchero di canna e lei si è chinata dandomi ancora le spalle...gli ho visto il filo arancione delle mutandine e ho seguito quella tonalità e quel culo con la stessa attenzione/intenzione che avrebbe un arciere al momento di puntare il suo bersaglio. E' ritornata su dicendomi che non ce ne fosse e io ho attesa furbescamente che il suo collega portasse via il vassoio dei caffè ai tavoli prima di farle notare appunto che aveva la camicetta tirata su, lei mi ha dato un breve sguardo per poi ritornare sull'altro vassoio dei caffè che stava ancora preparando e rispondermi che non poteva farci molto dato che lavorava, ma comunque ha cercato con una mano di coprirsi non riuscendoci e a quel punto ha continuato dicendomi:-tanto capirai che spettacolo...a chi vuoi che piaccia?!- ...questa frase per me è stata equivalente a dirmi:-dimmi che ti piaccio, mi faresti?, ti piace il mio culo? e allora fammi vedere quanto ti piace, scopami dai!-...prontamente gli ho risposto...:-NO NO ANZI, A ME PIACE!-, breve occhiata, sorriso, ho tirato su il mio caffè e salutato (non dubitate...avevo già pagato).

p.s. :e scusate se sono passato dal discorso indiretto a quello diretto...a scuola mi avevano insegnato che è sbagliato, ma francamente mi piace così.

martedì 3 marzo 2009

e siccome

e siccome mi è piaciuto anche questo altro testo che ho appena scritto per una persona che nn conosco (la chat), ho pensato di pubblicarlo.
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tu hai la stessa faccia di un personaggio che non ho mai visto ma che sicuramente ci è stato nella terra di mezzo...saresti una mezzo uomo. (mezza donna?). di quelle con il cappello in feltro a punta. mi piacciono quei vestiti colorati. il rossetto è interessante, rosso. e la luce gialla da cantiere riscalda te l'aria e i pomeriggi tramonti quando abbiamo già abbassato le tapparelle del nostro appartamento che dal quarto piano di un quartiere di quarto oggiaro, pare dire anche oggi mi accingo alla sera e alle donne in qualsivoglia tenuta nera. gli occhi da gatto fanno le fusa al tuo naso che punta verso il mezzo tuo come ad indicare il punto preciso quello dove non ci si può sbagliare, la tua persona. Sorridi come gli orologi del mattino sulle tazze da colazione stampate. Hai fretta di vivere e ti piace la corte. Sogni gli occhi aperti di quelli chiusi e mi rileggi per capire come le cose importanti di un libro che si ripassano con il rosso....a te un piccolo regalo proprio perchè oggi sei stata l'unica a darmi ascolto.

Una certa Lucrezia. nome interessante.

ho visto la foto di una donna che veniva baciata da un uomo...sembrava una foto amatoriale, lei capelli rossi ricci corti, occhi socchiusi dal piacere del bacio sul collo, una collana a molla nera...i denti stretti e la bocca una piccola fessura come a succhiare l'aria. La goduria che proviamo nel bacio in quel punto. Ho scritto questo breve pezzetto.

vorrei seppellirti di lingua e tirarti su dal labbro, lasciarti cadere allungandoti come saliva e riprenderti di colpo con lo schiocco come al lazo o alla frusta. l'orecchino sarà tra i miei denti come granella di zucchero nero e tu saprai di donna davanti mentre al retro ci sarà il gusto delle carezze sul culo. Dolce.

lunedì 2 marzo 2009

voglia.

mi sta proprio venendo voglia di scopare.

Illuminami d'immenso