lunedì 28 luglio 2008

Diario di bordo, giorni d'estate.

Penso che da stasera avrò una nuova lettrice. Avrei dovuto scrivere domani di ciò che mi è accaduto in vacanza/militanza di questi gg e invece un inatteso messaggio mi ha cambiato i programmi. Benvenuta nella famiglia. Non mi aspettavo che mi rispondessi, forse perchè, anzi sicuramente perchè avevo immaginato che mi avessi letto ieri sera e che la cosa ti avesse dato fastidio. Ero rimasto a domandarmi se avessi sbagliato io...e la mia coscienza continuava a darmi ragione. Tuttavia ora continuerò nel mio intento ovvero quello di spiegare cosa ho vissuto in queste recenti ore. La mia unica premessa è che solo alcune persone sanno di me e del mio diario, queste persone sono sempre scelte da me e voglio che rimangano lontane dalla mia cerchia di conoscenze strette, non a caso io sono sempre stato Uno, Uno come tanti. Pertanto qui siete in clandestinità insieme a me condividiamo il silenzio delle provenienze e i segreti delle vite. Solo tu sai e saprai. Grazie buon viaggio.

Sono stato bene questo fine settimana. Bene perchè ho girato tanto e la mia vita vive nello spostamento. Desideravo andare a far visita ai compagni della val di Susa (un ora e passa da Torino) ovvero Venaus. Loro sono i No Tav che ho avuto modo di conoscere già due anni fa. 6 ore e 6 mezzi di spostamento per arrivare... La val di Susa è splendida perchè è una valle completamente piatta per un bel chilometro di ampiezza da montagna a montagna, più di lato il fiume che scende e che va a formare delle cascate che mi hanno detto meravigliose. Non avevo la tenda cosicchè ho dormito in un camper parcheggiato là da anni e con qualche buco di troppo. A me andava benissimo, anzi subito ho pensato -che bello, il camper ci porto dentro una e mi diverto-.
Le ragazze all'inizio erano poche (giovedì) poi sono arrivate altre venere sera...ho fatto conoscenza con molti ragazzi...appena nei pressi di Susa (10km da Venaus, mia destinazione) l'unico passeggero del regionale insieme a me era un tossico che mi ha chiesto se avevo una sigaretta e intanto provava a nascondere i buchi nelle braccia..andava di fretta perchè sennò gli chiudeva il negozio...guardava la mia borsa con aria curiosa forse cercava di capire se ero ricco...e intanto mi parlava del più e del meno...ci siamo lasciati con un vaffanculo solidale a Berlusconi. Scendo e trovo una ragazza dall'aria mascolina e giovane che portava dei dread colorati con uno zaino, ha chiesto dove fosse Venaus e io gli ho detto di seguirmi che ci saremmo arrivati insieme. Nel tragitto ci da un passaggio un signore che era proprio uno del campeggio dove stavamo andando....

mi sto accorgendo che sto cambiando il mio modo di scrivere che spesso è sregolato e come mi viene viene. ora però ho la fissa della T che insegna e quindi...
scriverò come viene viene come ho sempre fatto.

La ragazza che era con me aveva un fare molto primitivo, pochi accenni di femminilità tant'è che ho pensato fosse lsb o tendente, e fino all'ultimo non ne sono mai stato convinto...penso che ci avrei provato se avessi avuto occasione...aveva 22 anni e non 18 come immaginavo io...un piccolo seno e poca cura di sè, ma io so che prima o poi una con i dread me la voglio fare per cui...se nn è lei (Lavinia) sarà un'altra, spero con più seno e più femminilità. Cerco donne con fare investigativo, provo a chiacchierare con qualcuna ma nn ne nasce nulla e neanche a me viene particolarmente su dall'ispirazione. Tranne venerdì, dopo il pranzo preparato da noi (avrò nel frattempo familiarizato con un gruppo di pugliesi che volevano fare spaghetti con le cozze, capirai!) e dopo l'assemblea pubblica, arrivano due tipe che si mettono dietro il chioscehtto del bar. Due del gruppo Askatasuna. Una mi piaceva molto di più...mi avvicino e gli chiedo una birra, l'altra carina si ma pià piccina e magrolina. La mia punta di diamante era lei Erica...ricciolina bionda a cascata che mi ricordava la mia prima ragazza quando avevo 17anni, un culo da mano a toccarlo che riempiva senza invadenza ma con fierezza un paio di jeans celesti che chiedevano oltre al mio dito medio anche le mie attenzioni. Mi tirava su il cazzo bene. Provo a farci due chiacchiere con aria disinteressata ma con lo sguardo di quello che dopo due birre e solitario nella notte cerca una compagna e basta. mi tende la mano a presentarsi con un sorriso da dolce orgasmo. La ritroverò dopo durante una sfida...lei e un suo credo spasimante contro me e uno sconosciuto a calcetto...io ho vinto tutte le partite quelle disputate nellarco dei due giorni tanto che dei ragazzi mi sfottevano dicendo che a Bari c'erano solo i calcetti balilla. Ridevo con loro. Lei mi arriva davanti e mi chiede vogliamo sfidarvi noi, sorriso delle madonna e io sciolto gli dico si prego...mi ha dato filo da torcere, lei era molto brava al gioco, ma abbiamo vinto noi due volte. L'ho rivista con quel tipo a flirtare in baita...unica segnalazione prima di lasciarci gli stringo la mano e penso di averle fatto capire che mi piaceva da come l'ho stretta e dalla durata della presa. Occhi, sorrisi, ti assomigli alla mia prima ragazza, come ti chiami, cosa fai nella vita, e tu, bello...questo ci siamo detti. Con l'amica ci ho provato dopo risultato lei troppo nervosa solo un mezzo bacio dato all'uscita del mio camper, bacio di striscio. Penso si sia pentita, ma magari mi sbaglio. Vado via da Venaus e mi imbatto per Bognanco (domodossola) a trovare amica e amici. Con lei c'è M. L. circa 50 e 60, la 50 è una donna avvenente che già conoscevo per via del sindacato, poi c'è Y. mio amico, S., M. che è Gay e T. 41. T. mi è piaciuta, mi ha colpito subito il suo colore della pelle abbronzata e il suo vestitino verde a colori tenui credo fiorellini. Dava l'aria di tirarsela un pò all'inizio. Poi si è cambiata e ha indossato un jeans che lei ha mascherato un culo da strappo. Credo di aver guardato bene quel culo che unito al colore della pelle mi ha fatto fare beui pensieri, forse associavo il fatto che Una che è in foto con me è stata la mia massima scopatrice e aveva la pelle come la sua...nn so. Insomma siamo usciti e io ho cercato di provarci. Siamo andati dapprima a ballare ad una festa in una baita/pub dove suonavano dei ragazzi sui 20anni che facevano principalmente rock americano anni 60. Lei non ha ballato all'inizio poi si è alzata con noi e ha fatto notare il suo culo a tutti muovendolo con femminilità e ritmo. Una serpe. Siamo andati via, la mia amica ci ha portati a vedere le stelle su un ponte a 10min circa da dove eravamo. Io arrivo lì e mi stendo sull'asfalto per primo a testa in giù a guardare le stelle, poi perso nella contemplazione del cielo non parlavo e qualcuno deve avermi destato quando ha detto attento un'auto...mi sono alzato di scatto e spostato vicino a T.
Anche lei guardava le stelle alla ricerca di cadenti, come tutti. Cominciava a venire freddo e ce lo diciamo, tra una frase e l'altra mi avvicino a lei cercando volutamente un contatto con le sue braccia, lo ottengo. Comincio a farle domande, mi parla di astrologia, lei vede diverse cadenti, io una. Una perchè ero lì a pensare a lei. Le donne insegnanti mi hanno sempre affascinato, ricordo la mia di italiano si chiamava Bellacicco. Era bona e brava, una mamma che ce la saremmo fatta tutti noi ragazzini di media, quanto ci piaceva cercare di guardarle tra le gambe un pelo di fica spuntare fuori dalle calze nere o fumè...o magari ci immaginavamo il contenuto o le scopate in segreterie o nel bagno con il professor campobasso che si vedeva che gli faceva il filo alla grande e lei ci stava a farselo fare. Bellacicco...ora avrà 70 forse più nn so. La T. mi ha fatto venire in mente lei e mentre avevo la testa girata verso di lei anche se non la vedevo me la immaginavo... le ho chiesto che cosa gli venisse in mente guardando le stelle e lei mi ha citato di una poesia. Ci faceva ancora più freddo e ridendo di una battuta di amici ne ho approfittato per avvicinarmi e poggiare la mia mano sinistra sul suo braccio che avevo incominciato a strofinare. Mi piaceva toccare il suo braccio da sopra il pile verde chiaro...avrei voluto più tempo forse avrei cercato di carezzarle distrattamente il seno, il ventre, il collo, piano per vedere cosa facesse. le sue reazioni. Se mi avesse staccato il braccio o si fosse spostata mi sarei fermato subito, invece per quei brevi momenti è stata lì e pareva piacergli. Al richiamo di amici lei si alza e a ruota anche io...mi precede, scendiamo...la rincorro e la abbraccio amichevolmente, il mio braccio stava bene sulla sua spalla, lei magra slanciata ma non pià alta di me. Le devo aver chiesto in qualche modo l'età senza che questa cosa fosse spudorata, mi dic 41, e le rispondo con una frase da mezzo significato tipo a 40 anni si è ancora giovani, lo si può essere sempre...bla bla bla...cose che penso ma che in quel contesto erano intenzionali e con secondi fini. Le chiedo altre cose di lei...arriviamo in baita...porca puttana loro dormono insieme, tre amiche mentre io dormo con mio amico, amica suo amico e gay. Avrei voluto che mi aspettasse o che mi lanciasse un qualunque segnale di apertura. Il giorno seguente vengo a sapere da discorsi che lei va via in serata...cazzo come faccio...mi porto all'esterno a leggere il libro di Catherine M. (grazie a R. detta Z.) nella speranza che lei mi chieda mi parli, niente mi passa davanti e lascia la sua borsa vicino a me. Quello è stato il momento in cui ho pensato o ora o mai più. Mi è già capitato di scrivere messaggi che poi ho fatto recapitare o che ho dato a donne per mano mia o per coincidenza...mi è capitato molte volte nella vita e mi ha sempre dato una leggera soddisfazione farlo...non sapete che piacere si prova mista alla paura del come andrà...come lupin III devo scegliere un piano, infilo la mano nella mia tasca e tiro fuori un foglio bianco delle ferrovie...mi manca la penna, salgo su al piano e scrivo...in fretta prima che riprenda la borsa per fumare...quindi prima che finisca il piatto che intanto stava mangiando. Se non sbaglio le ho scritto: Se avessi avuto il tempo avrei cercato di andare oltre le stelle. Mi piaci. e il mio numero... credo di aver pensato diverse cose in quegli istanti che ero seduto sul letto a pensare..ma penso di aver trovato la frase piu bella...romantica ma anche allusiva ad altro...proprio quello che volevo io. e poi la rivelazione fondante. mi piaci. come a dire...vaffanculo non me ne frega uncazzo di quello che pensi ma te lo dico uguale. e rivaffanculo. sono sceso ho infilato vicino alle sigarette il mio foglio e sono rientrato...attendendo con un pò di ansia che poi mi ha tolto la parola, il momento che lei si fosse avvicinata al balcone per fumare...
così è stato...si è totalmente estraniata e mi pareva che (dando per scontato che mi avesse letto) la cosa le avesse dato molto fastidio... la mia coscienza mi dava ragione. Lo rifarei...
Stasera mi arriva un suo sms...la poesia è di Emily Dickinson e fa così.
x fare un prato ci vuole del trifoglio e un'ape
un trifoglio e un'ape e sogni ad occhi aperti.
E se saran poche le api basteranno i sogni.

-così ricorderò una bella notte d'estate-

le ho risposto come sotto ho già scritto. d'istinto.
Ciao T.

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Illuminami d'immenso