giovedì 28 febbraio 2008

Voci paesane

L'ho vista era seduta con la borsetta sulle gambe e aveva le dita strette a trattenerla, le scarpette in punta e composta sulla sedia, attendeva forse. Suonavano e io la guardavo. Aveva un bel vestito nero a fiori e delicata era la sua linea, aveva un viso colore cappuccino e mostrava il suo profilo ai passanti vicino ai tavoli. Io nascondevo le mie paure sotto un furbo sorriso e decidevo di avvicinarmi. Mentre lo facevo potevo riempirmi gli occhi di particolari, come il suo orologio piccolo argentato e la sua collanina era oro fino sul collo che sembrava liquirizia. Avrei voluto arrivare da tergo e succhiare quel collo davanti a tutti come fosse la cosa più naturale. Suggere la sua pelle....
Mi avvicino e dopo un secondo che le incrocio lo sguardo mi piego verso di lei senza troppa invadenza le chiedo porgendole una mano se ha voglia di ballare...
Balliamo
la storia finisce qui...il ballo ha continuato per loro e dove li ha portati solo esso sa. C'è chi li ha visti girare, c'è chi li ha visti saltare, c'è chi ha detto di non aver visto nulla e chi ha visto troppo. E come un tango argentino si amarono in pochi minuti. Ascoltando una musica popolare. Voci di paese

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Illuminami d'immenso