domenica 2 agosto 2009

Benvenuta nel mio Harem.

Benvenuta nel mio "Harem".
Nel mio WEBharem.
Non ho "quei" Harem, perchè le mie donne non convivono insieme nella realtà. Ho harem informatici che sono il riassunto di una vita, di una giornata, di una stagione, di un momento. Fantastico.
Benvenuta nelle mie parole...e anche se non ti ho dato servigio completo come nelle suite, ti avrò dato quello di un grazioso Bed & Breakfast, io ospite.
Benvenuta a M., una donna con gli occhi neri, i capelli neri, la pelle tendente e il pelo pubico a striscia. Scuro, lungo un centimetro circa e un pò riccioluto. Benvenuta nel piacere dei sensi, dove qui puoi raggiungere tutti i tipi di orgasmi che vuoi senza sentire l'oppressione del respiro, l'oppressione del vivere. La piccola morte chiamata, appunto.
Bello mi hai detto, Bella ti ho detto.
Ballavi come ballano le zoccole dando spinte di bacino contro maschi anestetizzati dalle tue mosse poco pugliesi e tanto mondane. Saresti una puttana perfetta, senza mai essere volgare, le puttane non sono volgari, lo sono altresì i loro amanti temporanei.
Una mia donna sei stata stanotte, anzi era l'alba quando hai deciso di concedermi il tuo corpo. Sarò entrato nella tua vita così come sono entrato in fica. Piacevole passeggiata marcata a vista dai tuoi onnipresenti gendarmi pensieri e sguardi. Mi succhierai come le cannucce d'estate, desiderosa di alleviare la sensazione di secchezza delle fauci. Sarò tuo parente stretto avvinghiandoti a te. Ti immaginerò ancora afferrandomi alle tue ossa. Guarderò ancora i tuoi seni dal basso e costruirmi in tralicci di corpi. Ti scoperò sapendoti sacerdotessa del ballo e consacratrice della confusione della passione. Mi hai spento a forza di pensare, hai dirottato su di altri la tua leggerezza dei sorrisi e risi consumando con me le tue perplessità...ed era quello che volevo, io dottore instancabile e stancabilissimo. Volevo entrarti nella testa per sapere cosa ci fosse dietro quella maschera (mi dissi ieri in auto tornando a casa). Adesso abbiamo il tempo di pensare a cosa è stato, per ricalibrarci della sensazione di vivere e filosofeggiare tra noi e gli altri amici di questa notte passata. Ciuss

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Illuminami d'immenso