lunedì 17 novembre 2008

Dillo, fallo, guardami negli occhi. Fallo, Effe. nberg.

C'ho fatto qualcosa di nuovo per me.
L'ho chiamata, era davanti a me, faccia da blade runner.
Qui posso farlo, qui posso chiamarti, qui non mi interessa nulla di te.
Mi interessa di blade runner che non ho mai visto.
Mi interessa esprimermi.
Qui sono e qui resto, resisto. Io sono Uno Come sappiamo.
Tu sei una puttana.
Sei una bastarda, sei una che sa fare la cattiva e non lo distingui...lo sai solo quando sbatti il tavolo nel caos delle situazioni.
Ripeto una puttana al contrario.
Puttana che non vorrei ripetere ancora.
Non mi sfogo, non mi dai sfogo, non sfogo me a te.
Ma ci sono, come un piatto di pasta con le patate e un pomodoro pelato, solo, che fa il bagnante.
Siamo mischiati come carte napoletane prima del gioco.
Ci piace anzi. Mi piace dimezzare il respiro, raddoppiarlo. Accellerare, ti ho rapito. Io Dracula come mi chiami, prendo le teste, mi cibo di quelle. Voglio la tua testa. Non farmi ripetere, voglio entrarti dentro, buttare tutto all'aria come in una scena di arancia meccanica, farlo con la musica classica come ora ascolto Mozart mentre ti scrivo. Ti scrivo su un blocco note e ti rileggerò tra due giorni esatti. Tu sei una troia vestita.
Una troia composta come secolo ottocento. Ti ho già visto, ti ho già visitato, ma non mi ricordo dove cazzo e come cazzo. Il mio cazzo, il mio pezzo il mio tu vuoi che dica io. E non è imperare per carità diddio e delle frasi passpartout...non inscatoliamoci e se mi scoperò un'altra stradafacendo sarà un'esperienza nel controsenso cioè contro il senso mio. Violenza delle parole con cui posso violentarti. Hai paura e mi desideri, vaffa si tirano appresso ma non sanno a chi recapitarsi. Io sono un pazzo? cos'è la pazzia se non la linea di Franco Basaglia. Avevi ragione, ci vorrebbe uno spazio vitale mio dove potermi rinchiudere quando necessita libertà di pensiero, elaborazione. Vero è. Il sistema ci catapulta in un buco di culo e ci conserva come marmellata, si fa fatica a muoversi nella. Ti mangerò panino accompagnato da una bevanda naturale dopo circa 3/4 di ora. e D'ora in ora. Batte sto cursore come spartiacque delle mie idee; le cerco nel marasma energetico. Che mangio stasera? Pasta con patate e con un pomodoro pelato che da colore. Ti penserò violenza, se avessi un giorno una bimba mi piacerebbe chiamarla Violenza perchè anche se il significato che gli hanno voluto dare esprime altro, a me piace perchè produce un onda sonora nel pronunciarlo così vellutato e morbido che pare di farci la vita, l'amore () con Violenza.

Uno a M. che potrebbe mai leggere e forse poco capire. Fallo, l'ho fatto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo..impetuoso..energico..arrabbiato...ma più di tutto poetico nel caos delle tue emozioni ....e pensare che esistono anche persone che non provano nulla ...

Uno ha detto...

Cento e passa sorrisi. perchè se fossero mille sarebbero troppo comuni e in tempo di crisi (la loro) conviene risparmiarci. Risparmiami anzi non consumarmi e grz. ciuss Ainstainaticamente xfetti e relativi.

Illuminami d'immenso