domenica 2 novembre 2008

Cronache modenesi.

Ho appena preso il tuo lobo con i denti e lo stritolo al contempo con le dita per il tuo sinistro capezzolo. Ti ho sollevato la coppa del reggiseno passando sopra il tuo lupetto nero. Le panchine d'autunno sono fredde ma te ne freghi perchè senti l'eccitazione ribollire dentro. Respiri come i treni a vapore in vicinanza. Mi hai concesso le tue cosce di blue jeans poco aperte giusto per pinzarti poco vicino nel mezzo del cammino. Ti sei appoggiata a me e volevi distenderti per farti fare capricci addosso, ma non andavamo oltre le scarpe a punta perchè c'era gente. mi accarezzavi pressandomi il petto e circoscrivendo il mio collo, l'ascella, volevi abbracciarmi. Mi hai detto che cercavi un contatto umano e non per forza l'amore. Chiedevi carezze e struscii. Volevi sentirti preda, presa, mentre io spina ti recavo disturbo. Ti ho detto di masturbarti a casa, mi hai detto perchè...il perchè è che mi piace saperlo che lo fai e credo che ti serva perchè sei sola. Accetta questo mio consiglio e fallo sapendo che te l'ho commissionato io. Come se fossi io. Disturbati. Quell'ora trascorsa nel parco ti è piaciuta e ti è piaciuto sentirti dire che ti avrei scopato lì davanti a tutti. Che ti avrei voluto scopare te l'ho ripetuto diverse volte senza sapere quante e senza sapere che lo stavo ripetendo ad libitum. Volevo scopare e non abbiamo potuto. Ma abbiamo goduto del desiderio di volerlo entrambi e questo ci alimenta. Ti auguro di essere scopata da qualcuno presto perchè è più che bene. Fatti scopare e se sarà senza programma allora ti scoperò io. Se sarà. Ciuss

1 commento:

Anonimo ha detto...

che tenerezza...strano che il sesso faccia tenerezza? no...il sesso ha più facce di quel che crediamo..diventa "il solito" se lo imprigioniamo in definizioni e categorie..bel pezzo..come al solito, bravo.b.

Illuminami d'immenso