sabato 6 settembre 2008

Il titolo era -La sborra?Incedibile- ma lo cambierei in -ManTengoFame-

Ho la mano sinistra sul cazzo e lo struscio da sopra i miei neri boxer aderenti, la sua forma si adegua alla mia mano che pare staccarlo via, il tuo gomito che tira su la donna e mi mostra il tuo candore prima dei colpi, mi mostra in mente un cazzo di enormi dimensioni che cerca di impossessarsi di te. Saremmo in tanti, tutti in fila a cercare il tuo culo. Guardo i visi di coloro i quali si apprestano e scrollano il loro membro per prepararsi alla scopata del tuo buco. Il mio immaginario vuole strappare quel quadro di gonna e senza mutandine infilzarti la passera come un troia che attende di finire il suo cliente. Tu che nel mio mentre ti si accinge la bocca a gustare un cazzo color olivastro alle tue labbra contrasto. Hai un nasino dolce, fatto da tappare e far mandare giù sperma a fiumi non prima di averlo reso sporco. Sperma che ti ricopre il viso e bagna anche i tuoi occhiali che ora togli , e la forma dei naselli tra gli occhi fa ritornare alla mente l'immaginario collettivo della segretaria che succhia cazzi sotto le scrivanie e si possono usare le sue orecchie come joypad, per sentirti tossire poco prima della venuta nella tua profonda gola. Hai le mani che alla vista sarebbero buone per afferrarmelo e farmi seghe poco dopo aver schizzato. Mi accompagneresti il cazzo semimoscio per rivitalizzarlo come una infermiera di corsia si appresta a fare la sua punturina quotidiana. Mi piace vedere come le tue tre dita intermedie della mano destra trattengono gonna e mutandine per mostrare in tutta la sua erotica presenza il tuo culo passivo che sembra uscire dal palco del piacere a raccogliere gli applausi degli spettatori, raccoglie consensi e bis, fiori si lanciano contro di lui e le bocche di rosa si schiudono prima di andarsi a ritirare in camerino del quale posso vedere il tuo specchio. Ti scoperei lì in camerino, davanti allo specchio e lascerei la porta aperta per farci vedere dai vicini di stanza, di casa, amici, amiche che ti sto chiavando e che ti piace. La gioia del mio cazzo è nella sua erezione e nel toccare la forma piena del tuo seno più sensibile che ora in spagnolo modo mi prendi e mi conservi come le cartine nel reggiseno delle ragazze da marijuana al mare. Ho schiaffeggiato il tuo culo che ora è rosso e chiede venia prima di farsi assaporare. Penetrerò la tua retrospettiva e sarà come cavalcare il vento scirocco in una notte d'estate prima che il solstizio d'inverno ci porti in letargo a succhiare orgasmi per la primavera degli amori. Voglio metterti il mio cazzo in bocca e fartelo amare finchè luce non ci separi. E ora intendo sborrare continuando a guardare le tue foto. Ciao M.

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Illuminami d'immenso