venerdì 11 aprile 2008

in rima. M il tuo culo mi ha ispirato e ora mi masturberò rivedendolo in foto

la sua gonna accompagnava il suo incedere spensierato e deciso...curiosa si avvicinava alla panchina dove un uomo gli chiedeva di che colore fossero le nuvole e lei capendo sorrise e andò in direzione del vento. Continuava la sua gonna a camminare con lei, la sua magliettina aderente e a maniche corte le lasciava libero il seno che poteva primeggiare sulla strada come il distintivo di un auto. Fortuna era il suo posteriore, fortuna era il culo. il suo culo era così fortunato perchè sapeva di toccare a lui oggi e si aspettava un incontro piacevole. l'ospitalità fermentava in lei come una mela attende il suo bruco, e il fermento diventava accelerazione di battiti e di passi di velocità che diventava decisione, che diventava impazienza, che diventava sete, che diventava fame. Il suo corpo aveva fame, la sua mente aveva sete. L'energia attendeva sul ciglio di una porta come il latte e il pane alla mattina presto, come il bus delle 5 che passa dal paesello, come il mio pisello prima di essere masturbato moscio e piccolo sta lì a farsi guardare, toccare, aspetta e vuole una scopata che per la società si chiama sesso, che per le nonne si chiama amore, che per i puri si chiama anonimo, che per gli impuri si chiama mai, che per me è energia. un baratto. che fa scambio con la terra. Ti darò il mio uccello e mi darai il tuo nido, ti darò un dito e mi darai una bocca, ti darò la voce e mi darai un respiro. A circondarci i suoni i rumori, a circondarci i profumi gli odori, a circondarci i veli i colori, a circondarci i gusti i sapori, a circondarci le luci e gli ori di un passato importante e di un presente ritrovato sarò il tuo amante colui che ti ha scopato come mai nessuno uomo prima di poi avrà osato.

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Illuminami d'immenso