lunedì 9 febbraio 2009

Quella bella goccia

t'è scivolata sull'anca una goccia di caffè dalla tazzina che sorvolava bassa e lenta , l'ho tirata su con la lingua gustandomi il tuo corpo e sentendo il retrogusto di zucchero di canna che ha lo stesso colore di te sotto quella solita onnipresente luce gialla, bassa, gialla e bassa, bassa e gialla, una specie di lampada da letto di una volta con la faccia da papavero invecchiato, o come un tulipano d'altri tempi. Ma com'è un tulipano d'altri tempi? come il papavero, invecchiato appunto. Come un whisky? si ma non alcolico. E ti toglierei la pelle per appropriarmene se avessi il coraggio di squartarti come jack,... tu che di curarti di me non ne avevi proprio bisogno, lo farai di te bella mangiagatti a tempo debito. Profilattici mentali si srotolano dentro di me e mi spremono i guanti di panna per decorarci sopra le sporche velleità del nulla condito di niente. Io come supremo signore anche oggi. Tu come una radio (di roma) città aperta. Onde di te sul divano si prendono come campi elettromagnetici, e sei eroticamente bella e brutta, come le insegne dei negozi d'altri tempi...invecchiati appunto. Ciuss ubriachi, di parole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..non male,
Blog interessante. ;-)

Uno ha detto...

grazie luna_tica, grz
ciuss

Illuminami d'immenso