venerdì 14 novembre 2008

Sentenza ingiusta. I miei amici hanno atteso anni per ricevere ancora schiaffi in faccia. LA LORO INGIUSTIZIA è LA NOSTRA INGIUSTIZIA

Ho ancora il nervoso addosso per la notizia di ieri sera. Una mia amica che mi legge abitualmente era presente all'udienza di ieri in merito al processo per il blitz alla scuola Diaz di Genova durante il G8 di Genova 2001. La sentenza ieri doveva essere annunciata per le 15 invece è stata rinviata fino a tarda sera. Il peggio del peggio è stato annunciato. Coloro che si sono resi responsabili di un gravissimo atto CRIMINALE ai danni di giovani ragazzi e ragazze sono stati assolti tutti. Solo qualche condanna per i pesciolini...come se i comandi se li fossero dati da soli.
Tra qualche giorno la BBC e non una tv locale del burkina faso pubblicherà un inchiesta video che prova che le molotov furono portate dai poliziotti che sono stati assolti all'interno della scuola Diaz, quella loro azione era volta a giustificare i loro atti.

Io mi auspico che coloro che mi leggono e che pensano che a Genova ci furono solo un gruppetto di ragazzetti con la voglia di spaccare tutto...ripeto mi auspico che cambino idea oggi e subito perchè se non lo fanno ci sarà poco da ridere e poco da leggere e se questa minaccia non vi basta...che voi possiate rimanere liberi nelle vostre stupide menti altezzose. Voi che non avete capito un cazzo di come gira il mondo. Pesci piccoli siamo e lo siete anche voi. Vi mangiano ogni giorno come plancton e siete così felici tra le vostre borse di shopping. Ma andatevene afffanculo sorridendo.

Di seguito la risposta di Agnoletto ex portavoce del Genoa Social Forum che organizzò la manifestazione contro il G8, ora europarlamentare di rifondazione comunista.

p.s.
una volta ho avuto il piacere di accompagnare Agnoletto con la mia auto a Sesto Calende per un 25 minuti di percorso, il quale era venuto dalle mie parti per una manifestazione per la pace. Per un non addetto ai lavori farà più scalpore il fatto che un europarlamentare si sia fatto accompagnare da me e non da un taxi, con la mia Clio del 94 gibollata e non con una bella monovolume o una berlina...invece ho il piacevole ricordo di avergli raccontato la mia storia ai tempi di Genova 2001 e lui fu contento di sentirsi confidente, gli dissi che anche lui aveva partecipato alla presa di coscienza della mia vita e non lo sapeva, mi ringraziò dopo avermi guardato mentre guidavo, lui rimase qualche secondo in silenzio, come quando ringrazi sinceramente una persona...rimase chiaramente stupito. Gli dissi di come avevo appoggiato la mia testa sul frigorifero della casa in Puglia mentre, solo, in cucina guardavo le immagini degli scontri avvenuti e io mi chiedevo una cosa...-ma perchè tutti quei ragazzi sono lì a manifestare...?perchè vanno? che cosa li spinge a tutto ciò...ma non hanno nulla da fare che andare a lamentarsi del mondo fino a Genova?- e intanto guardavo Agnoletto e altri in tv e non capivo di cosa parlassero...avevo 20 anni ed ero solo un appassionato di discoteca, vestiti di marca, ricerca di figa e uscire la sera. Praticamente un drogato dal sistema...roba da mandarmi affanculo da solo. Ma non capivo...finchè non lessi un giorno Carta per caso. Fu il primo giornale che acquistai in vita mia perchè volevo informarmi e mi dette l'idea un giovane ragazzo con i capelli ricci neri e scompigliati...una maglietta verde o senape lisa e semplice...disse -Comprate Carta perchè è un giornale cooperativo indipendente e ha bisogno di nuovi lettori pena la sua vita (del giornale ovviamente)-. Il ragazzo lo vidi in TV. Era un programma carino su raitre e si chiamava SalvaLaTV, era la sua prima stagione...erano le 15 di pomeriggio (ricordo tutto bene)...ero tornato da lavoro facevo il parcheggiatore a Varese...il mio primo lavoretto a Varese. Stavo facendo zapping e non avevo un cazzo da fare perchè lavoravo su due turni...e quel giorno avevo il turno del mattino 6/14. Abitavo a Malnate. Comprai il giornale del quale ancora conservo copia e anche la settimana dopo...e l'altra e l'altra...finchè non trovai in centro a Varese un manifesto che parlava di una conferenza su un tema che era molto discusso sul settimanale che leggevo. Mi piaceva leggere quel settimanale perchè mi sentivo finalmente colto. Venivo fuori da scuola con un misero 62/100 e non perchè ero una capra io ma semplicemente perchè la scuola era per me un luogo da dove andarmene al più presto perchè non mi trovato bene, i prof erano scanzafatiche quasi tutti, e invogliavano in un certo senso anche noi a fare un cazzo, in un vortice di niente, non ricevevano stimoli a fare di meglio, tranne qualcuno che si sbatteva e che mi aiutò perchè mi capiva. Fu l'unico che disse a mia madre che io ero un ragazzo per una scuola d'elite e che quel posto non era il mio. A me dell'elettronica non me ne fregava un cazzo. Era una scuola paramilitare dichiaratamente fascista e piena di soggetti tali che ti insegnavano a odiare il tutto, a spaccare e a fare il bulletto. Dov'ero rimasto? Ah già, alla conferenza...essa riguardava la manifestazione contro il G8 di Cancun in messico. Decisi di andare quella sera. Era la mia prima partecipazione ad una serata del genere...mi sentivo come in università pur non essendoci mai entrato...ascoltai la gente parlare e volevo dire la mia. Alla fine mi presi coraggio e quando partirono le domande dal pubblico dissi quello che fu il mio percorso di oggi. Sparai una enorme cazzata...ma che con gli occhi di allora per me era una domanda legittima...-scusate ma voi dovete dire chi sono i No Global perchè la gente pensa che sono solo spaccavetrine!- spiazzai il pubblico evedentemente perchè tutti coloro che erano presenti forse erano già addetti ai lavori e pertanto non capirono quella mia domanda...ma probabilmente capirono che ero nuovo...che ero un cittadino...così a fine serata una donna sulla 50ina con un sorriso molto dolce si avvicinò a me e mi disse gentilmente in un orecchio che loro facevano delle riunione al martedì sera e se volevo potevo partecipare con loro......li per lì pensai a una specie di addesca polli tipo testimone di Geova però poi mi feci coraggio e decisi di andare, passati i primi timori delle prime serate e titubanze perchè non conoscevo nessuno, mi aprii e entrai a pieno titolo nel gruppo...fu così che divenni e ne vado fiero...UN NO GLOBAL o altrimenti detto un ATTIVISTA EXTRAPARLAMENTARE DI SINISTRA.

A quanti di voi ora si staranno sprecando in pregiudizi dico V-A-F-F-F-A-C-U-L-O.
A quanti di noi ora si staranno sprecando in sorrisi dico grazie.
I NOI SONO TUTTI COLORO CHE CREDONO CHE UN ALTRO MONDO è POSSIBILE
I VOI TUTTI GLI ALTRI.
----------------------------------------

Incollo il comunicato stampa lanciato ieri sera da Genova, subito dopo la lettura della sentenza del processo Diaz.



Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto



«Nessuna giustizia per le vittime.

A Genova Costituzione sospesa per la seconda volta.

Condannati solo I più bassi in grado»



Genova, 13 novembre 2008 - «D'ora in poi i dirigenti di polizia che lasciano che i loro uomini spacchino la testa e la schiena a chi dorme tranquillamente hanno la certezza dell'impunità e la garanzia di una grande carriera.

Ci sono le vittime, c'è una verità che più nessuno mette in discussione, quella notte vi fu una vera e propria mattanza cilena, ma non vi sono colpevoli: la patria del diritto, di Beccaria, diventa la patria dell'impunità.

Da oggi in poi la sentenza stabilisce la totale impunità per le forze dell'ordine.

I magistrati non hanno avuto il coraggio di rivendicare la loro autonomia dalla linea del governo: l'Avvocatura dello Stato, infatti, anzichè chiedere giustizia per le vittime, aveva chiesto l'assoluzione per tutti gli imputati.

Dopo la sentenza di questa sera e la totale assenza di scuse da parte dello Stato verso le vittime, la Diaz diventa una macchia indelebile nel nostro futuro.



Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum

Nessun commento:

Illuminami d'immenso